Il 73% della popolazione mondiale ritiene che il riscaldamento globale sia la priorità della politica del futuro

di Redazione Commenta

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La maggior parte della gente di tutto il mondo vuole che i propri Governi mettano al primo posto dell’agenda politica il problema del cambiamento climatico, secondo un nuovo sondaggio di livello mondiale che ha coinvolto 18.578 persone in 19 Paesi. Purtroppo per Barack Obama, che ha messo la riforma dell’energia tra le priorità della Casa Bianca, gli americani non sono tra questi.

Solo il 44% degli americani pensa che il cambiamento climatico debba essere una delle principali preoccupazioni per l’amministrazione Obama. Gli unici altri due Paesi a cui non interessa che i propri Governi si impegnino nella lotta contro i cambiamenti climatici sono l’Iraq e i territori palestinesi. In altri 15 paesi se vi è stato un forte sostegno ad affrontare il cambiamento climatico.

I britannici sono stati tra i più entusiasti sostenitori di un maggiore intervento del Governo, con il 77% dei favorevoli. I tedeschi, però, credono che il proprio Governo abbia già fatto abbastanza, e non hanno tutti i torti. Circa l’83% infatti pensa che il suo Governo ha già adottato tutte le misure possibili contro i cambiamenti climatici, mentre il 27% vorrebbe che il Governo rivolgesse la sua attenzione altrove.

Secondo Steven Kull, direttore dell’indagine, il pubblico può avere più o meno peso nelle scelte politiche in questo campo, ma di certo può contribuire a guidare la politica nella giusta direzione. Nel complesso circa il 73% degli intervistati ritiene che i Governi dovrebbero impostare i cambiamenti climatici come una priorità.

Il sondaggio ha trovato ampio sostegno popolare sul cambiamento climatico, esteso anche a quei Paesi i cui governi non si sono ancora impegnati all’interno di un’azione globale. In Cina vi è stato uno schiacciante sostegno (94%) a questa causa; e in India, che sta rapidamente emergendo tra i produttori leader a livello mondiale di inquinamento, il 59% del pubblico ha voluto far sapere al proprio Governo le proprie preoccupazioni verso i cambiamenti climatici.

Questa volontà va contro la volontà del ministro dell’ambiente Jairam Ramesh, il quale, all’inizio di questo mese, si è opposto a qualsiasi limite alle emissioni di gas serra indiane. In tutto il mondo, il pubblico ha convinto i propri Governi ad elevare la priorità del cambiamento climatico. Peccato che, sempre secondo Kull

Vi è una tendenza tra i responsabili politici a sottovalutare la gente che è pronta per l’azione.

Solo quattro paesi, Germania, Gran Bretagna, Cina e Indonesia, considerano che i loro Governi si sono concentrati abbastanza sui cambiamenti climatici. Ma non necessariamente soddisfano la domanda di una maggiore azione. Sebbene la maggior parte dei britannici, il 58%, confidi nel Governo su questa materia, esiste anche un numero maggiore di persone, l’89%, che crede ci sia spazio per fare ancora di più. L’Italia purtroppo non è stata contemplata nella ricerca, forse perché gli italiani hanno una visione distorta della realtà ambientale a causa dei messaggi che passano sui media tradizionali, e avrebbe potuto falsare la rilevazione.

Fonte: [The Guardian]

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