Anche Barack Obama si dà al biologico

di Redazione Commenta

Lo dicevamo già da qualche tempo, uno dei metodi per uscire dalla crisi ambientale ed economica era produrre localmente prodotti biologici, in maniera tale da ridurre enormemente l’impatto ambientale e creare nuovi posti di lavoro ecologici.

Il nostro appello (e quello di numerose organizzazioni ambientaliste) non poteva non essere accolto dal neopresidente degli Stati Uniti Barack Obama. Appena insediatosi alla Casa Bianca, ha voluto come chef Sam Kass, cuoco che conosce molto bene, visto che è di Chicago, famoso per la sua cosiddetta “coscienza alimentare“. Dalle sue parti è famoso per:

Tentare di cambiare il mondo da un punto di vista alimentare

assicura Paul Kahan, suo ex capo al ristorante Avec.

Kass ha una sua personale tabella alimentare che serve a promuovere “un sano stile di vita che si concentra sulla qualità e il sapore degli alimenti per favorire le buone abitudini alimentari”. I suoi meriti sono stati presto riconosciuti, tanto da diventare capo-cuoco al Chicago’s Jane Addams Hull-House Museum. La sua specialità è comporre piatti non complicati come quelli della novelle cousine, ma portate semplici, quasi da contadini, per cui si ispira alla tradizione locale, ma soprattutto alle derrate alimentari coltivate nelle terre in cui si trova, senza andare ad importare quintali di materiale dall’estero, con conseguente danno all’ambiente. Meglio il biologico che mangiare un qualcosa che non di cosa è fatto.

La cuoca e storica del cibo Barbara Kuck, membro della American Culinary Federation ricorda:

“È stato incredibile come con solo una ciotola di zuppa è stato possibile mangiare una pietanza di una bontà mai assaggiata prima. Sam potrebbe acquistare gli ingredienti dagli agricoltori al mercato. Egli è molto avvezzo ed entusiasta nell’acquistare prodotti biologici”.

Certo, non siamo in grado di sapere se il Presidente diventerà vegetariano, o imporrà lo stesso stile di vita a tutta la sua squadra, ma almeno sappiamo che Obama mangerà cibo locale e sosterrà l’agricoltura ecocompatibile. E’ un altro passo nella giusta direzione.

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