Animali in via d’estinzione, ora rischia anche una specie di opossum

di Redazione Commenta

animali in via di estinzione opossumSi chiama possum di Leadbeater ed è la prossima specie di marsupiale che potremmo perdere sulla Terra. Questo strano animaletto, che vive solo in Australia, è ormai prossimo alla sparizione definitiva, se non si prendono provvedimenti. Come sta accadendo per i koala, anche questa specie di opossum rischia di sparire a causa della distruzione dell’habitat in cui vive. Sotto accusa per la precisione è l’amministrazione dello Stato di Victoria, l’unica zona in cui vive questa specie.

Lo Stato di Victoria è un’area nel Sud-Est del Paese grande all’incirca quanto l’Italia, isole escluse, che ospita una grande varietà di biodiversità grazie proprio al fatto che per migliaia di anni è rimasta disabitata. Ora però che l’espansione è diventata più intensa, l’amministrazione viene messa sotto accusa perché i piani urbanistici non hanno previsto uno sviluppo sostenibile, e le “azioni non calcolate”, come le ha definite il professor David Lindenmayer, della Australian National University, stanno mettendo in pericolo la sopravvivenza di molte specie.

Secondo Lindenmayer l’unico modo di salvare il possum di Leadbeater è creare aree protette in cui possa stare lontano dai cacciatori, dai curiosi, e soprattutto dove gli alberi di eucalipto, fondamentali per la sua sopravvivenza, non vengano tagliati. Secondo le stime sono ancora presenti nella regione all’incirca 1500 esemplari di questa specie, e con il tasso di perdita degli ultimi anni non gli rimarrebbe che un decennio di vita.

Il Ministro dell’Ambiente australiano, Tony Burke, si dice profondamente preoccupato per tutte le specie australiane che rischiano l’estinzione, ed ha chiesto che questo specifico animale, che per adesso è considerato solo in pericolo, venga inserito nella Lista Rossa come in pericolo critico per poter agire in modo più efficace dal punto di vista normativo. Sono di diverso avviso gli ambientalisti che contestano al Governo di aver tagliato indiscriminatamente tutta la vegetazione presente nell’area da secoli, e di aver lasciato intatto appena l’1,15% del bosco originario. Una porzione di territorio troppo piccola per sperare che una specie così delicata possa sopravvivere a lungo.

[Fonte: the Guardian]

Foto: Wikipedia

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