Animali, il rischio estinzione potrebbe essere più basso del previsto

di Redazione Commenta

animali rischio estinzione più bassoLe specie viventi sul pianeta sarebbero meno del previsto. Per fortuna però si estinguono ad un ritmo inferiore di quanto stabilito in precedenza. Ne sono convinti i ricercatori delle università di Auckland, Oxford e Griffith, che hanno cercato di capire se davvero la Terra rischia di andare incontro ad una nuova estinzione di massa come quella che milioni di anni fa fece sparire i dinosauri.

Andando a spulciare i dati degli studi delle altre università, gli studiosi hanno notato che effettivamente esiste un fenomeno simile all’estinzione di massa, ma c’è ancora la possibilità di evitarla. Il tasso di estinzione delle specie, considerando sia quelle conosciute che quelle sconosciute, per il mondo scientifico doveva essere all’incirca del 5% ogni 10 anni, mentre per il team guidato da Mark Costello dell’università neozelandese non dovrebbe superare l’1% in quello stesso lasso di tempo.

Inoltre, in termini assoluti, si riduce anche di più il numero delle specie che si perdono col tempo perché la base su cui si fanno i calcoli non sarebbe più 10 milioni, come afferma la gran parte del mondo scientifico, ma meno della metà. Un altro aspetto positivo della ricerca è che seppure ci siano delle specie che inevitabilmente scompaiono, ce ne sono sempre di nuove che vengono scoperte. Solo dal 2006 ad oggi se ne sono aggiunte ben 18 mila che vanno a mitigare il dramma, anche se è chiaro che anche una sola specie estinta è un danno incalcolabile per la biodiversità.

Tutti questi dati però non devono lasciarci intendere che la situazione sia rosea. Anzi, tutt’altro. Non lasciamoci ingannare dal fatto che le specie che si estinguono sono meno del previsto. Non devono infatti mancare gli sforzi per la conservazione anche quando si tratta di una sola specie sulle 5 milioni che popolano il nostro pianeta, ed anzi, devono aumentare anche i finanziamenti per studiarne sempre di nuove perché i risvolti positivi della conoscenza possono giovare prima di tutto proprio alla razza umana.

[Fonte: Corriere della Sera]

Photo Credits | Getty Images

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