Auto elettriche, da Israele una tecnologia per ricaricare la batteria in 5 minuti

di Redazione 1

Nel panorama delle auto elettriche una tecnologia per la ricarica rapida della batteria dovrebbe giungere da Israele nel prossimo anno: alla conferenza Think Next di Microsoft, infatti, la startup StoreDot ha presentato la sua nuova soluzione che permetterebbe, in 5 minuti, di ricaricare la batteria dell’auto elettrica al punto di garantire 480 km di autonomia.

Electric vehicle charging
Novità per le auto elettriche da Israele

Un’importante innovazione per le auto elettriche dovrebbe giungere a breve dalla startup israeliana StoreDot: il sistema di ricarica rapido delle batterie delle auto elettriche di recente messo a punto da StoreDot permetterebbe una ricarica in soli 5 minuti in grado di garantire fino a 480 km di autonomia, una novità che appare in tutta la sua efficienza se confrontata con il sistema di ricarica di una stazione della Tesla Motors, che a parità di tempi di ricarica (5 minuti), permette un’autonomia di circa 8 km.

La nuova tecnologia per la ricarica delle auto elettriche proveniente da Israele si basa su un sistema di 7 mila cellule, ciascuna delle quali funziona come un rapido caricabatterie, e su dei contenitori di cellule nucleari denominati nanodots, che permettono di ottimizzare le potenzialità del sistema attraverso l’incremento della capacità dell’elettrodo e delle prestazioni dell’elettrolita conduttore.

La tecnologia per la ricarica delle auto elettriche in pochi minuti si basa pertanto su questi nanodots, che a loro volta vengono creati da molecole peptidiche, da catene di aminoacidi: provengono da materiale organico e per via di questa origine naturale i nanodots hanno anche dei costi di produzione decisamente bassi. Come dichiarato di recente dal CEO di Storedot, Doron Metersdorff,

StoreDot vuole dire integrare il mercato delle auto elettriche e diventare leader nella corsa alla ricarica più veloce delle batterie. Una volta commercializzata, questa tecnologia rivoluzionerà la vita di utenti di telefonia mobile e conducenti.

La startup israeliana ha raccolto poco meno di 60 milioni di dollari a partire dal 2012, anno in cui è stata lanciata, e si è peraltro aggiudicata uno dei Geek Awards dello scorso anno. Questa invenzione, che dovrebbe essere commercializzata a partire dal prossimo anno, testimonia ancora una volta il grande fermento relativo al mondo delle auto elettriche, che ancora non escono dalla nicchia, ma che – si spera – potranno farlo in tempi relativamente corti.

Lo stato israeliano risulta particolarmente attivo in questo periodo sul fronte tecnologico e della ricerca scientifica: le innovazioni tecnologiche israeliane nel campo dell’agricoltura sono, peraltro, al centro del padiglione di Israele presente all’Expo2015 di Milano, intitolato Fields of Tomorrow e caratterizzato, all’esterno, da un’ampia parete di coltivazioni verticali.

Tra le altre innovazioni recenti che arrivano dalla nazione segnaliamo qui l’interessante applicazione Wooof, pensata e realizzata per i cani (e i loro proprietari). L’utilizzo è molto semplice e permette, dopo l’iscrizione e l’inserimento di dati relativi al cane e al proprietario, di inserirsi in una rete, in una comunità di proprietari di cani che basandosi sulla tecnologia GPS geolocalizza altri proprietari di cani così come negozi utili, parchi, studi veterinari, per ottenere le informazioni che si desiderano anche in mobilità. Sono inoltre presenti numerose informazioni utili su argomenti quali l’alimentazione canina e i vaccini. Queste, ed altre innovazioni, sono solo alcune delle avanguardie tecnologiche che Israele porta a Expo Milano, presentandole ai visitatori nel Padiglione Israele ad Expo 2015.

Photo credits | Thinkstock

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