A che punto è la ricerca sui biocarburanti provenienti dai rifiuti?

di Redazione Commenta

compattatore rifiuti

Gli scienziati della Teesside University stanno cercando le risposte ad uno dei problemi più difficili a cui far fronte oggi: la produzione di energia, senza un’accelerazione del cambiamento climatico o danneggiare la produzione alimentare. I ricercatori stanno studiando i biocarburanti prodotti dai rifiuti, l’alternativa più “verde” ai combustibili fossili.

I biocarburanti possono apparire come la soluzione perfetta perché non sono produttori di sostanze nocive, ma creano un altro problema in quanto possono incoraggiare i contadini a coltivare colture energetiche a scapito di quelle alimentari, soprattutto nei Paesi più poveri del mondo.

Alla ricerca per trovare una risposta al conflitto si è applicato il dr. Komang Ralebitso-Senior, docente di Biologia Molecolare presso l’Università Teesside, con il suo gruppo di ricerca composto da sei ricercatori. Essi stanno studiando i biocarburanti provenienti dai materiali di scarto, come i rifiuti domestici ed i fanghi di depurazione, invece delle colture energetiche per produrre biogas. Il biogas può essere utilizzato direttamente o per la produzione di fonti energetiche alternative per l’elettricità.

Stiamo svolgendo le indagini di laboratorio al fine di ottimizzare la produzione di biogas attraverso un processo noto come la digestione anaerobica. [Essa] Utilizza questi microrganismi naturalmente presenti per abbattere i rifiuti in recipienti chiusi. Siamo in grado di produrre biocarburanti dalla maggior parte delle coltivazioni, ma il grande problema è se la terra potrebbe essere utilizzata invece per i prodotti alimentari. La perdita delle produzioni agricole è una delle principali preoccupazioni.

L’utilizzo della digestione anaerobica è un metodo alternativo, che ha notevoli potenzialità, ma che continua a rimanere una sorta di mistero per la scienza moderna. Ma nonostante questo la ricerca è sempre più concentrata sul problema, perché potrebbe risolvere questa sorta di conflitto cibo-carburante, ma risolverebbe anche il dilemma dei rifiuti: dove li mettiamo e come li smaltiamo?

Il valore dei biocarburanti è il loro potenziale di essere sostenibile, fornendo un buon equilibrio tra l’ambiente, l’economia e la società.

Conclude il dottor Ralebitso-Senior, che si sta sviluppando un nuovo tipo di bioreattore in scala pilota, ma per essere valido, c’è bisogno di una capacità ancora maggiore. Ci vorranno ancora degli anni ed ulteriori modifiche al progetto, e per questo il team spera in un supporto internazionale per una soluzione che serve a tutto il mondo.

Fonte: [Sciencedaily]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.