Bracconaggio, pettirosso dal ramo…allo spiedo

di Redazione Commenta

Il bracconaggio nelle valli del Bresciano non è, purtroppo, notizia dell’ultima ora: da anni in Val Camonica, Val Trompia e Valsabbia si pratica la cattura illegale di uccelli, venduti ai ristoranti della zona. Lo scorso anno i volontari della LIPU e le guardie forestali del Bresciano hanno rimosso oltre 2mila tra trappole, archetti e reti per la cattura degli uccelli nel periodo che va dal mese di ottobre a Natale. La ricerca delle trappole e degli uccelli ancora vivi nota come Operazione Pettirosso, anche se feriti, va avanti da 24 anni.

Gli instancabili volontari della LIPU e le forze speciali anti bracconaggio continuano a contrastare la pratica dell’uccellagione, non senza difficoltà, ma con buoni risultati. L’irruzione del NIPAF e dei Forestali bresciani, che ha anticipato l’arrivo del NOA il Nucleo Operativo Antibracconaggio del corpo Forestale dello Stato, ha portato alla luce un traffico illegale di migliaia di piccoli uccelli. Sono stati subito denunciati i figli del gestore del ristorante di Bagnolo Mella, a pochi km da Brescia, dove sono stati trovati animali in celle frigorifere e anche trappole per l’uccellagione in una cascina nei pressi del ristorante. Se non è ancora noto il numero degli uccellini congelati, quelli finiti nelle reti e nelle trappole sono 200, metà dei quali già morta. Ma almeno il doppio sono quelli salvati. Come si legge in un intervento della LIPU la pratica del bracconaggio

Non è più paragonabile a quella dei primi anni: allora le trappole, con i pettirossi agonizzati, erano visibili in quasi tutti i Paesi e borgate delle valli; la pratica incivile e delittuosa, era considerata una tradizone lecita in nome delle usanze locali, risalenti al periodo barbarico. Le grandi tese di trappole per catture a scopo commerciale sono sono scomparse e nelle fiere autunnali non sono più offerti uccellini arrostiti, benché alcuni ristoratori continuino a ricettare le prede rischiando severe sanzioni sia penali sia amministrative, come pure coloro che catturano nel giardino di casa per lo spiedo casalingo a base di pettirossi.

[Fonti: Committee Against Bird Slaughter; La Repubblica]

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