Carlsberg, WWF ed altre associazioni unite nel nome della sostenibilità

di Redazione Commenta

Cosa ci fanno i rappresentanti di Carlsberg, WWF, Cittadinanzattiva, Università Bocconi, Ambiente Italia, Frères del hommes e Corepla tutti uniti intorno ad un tavolo? Anche se apparentemente ognuno si occupa di un campo diverso, tutti sono uniti dalla missione per la sostenibilità ambientale. Ne hanno discusso a Milano, presso la Carlsberg Drink Different Area in occasione del temporary shop dedicato alla birra green che l’azienda ha intenzione di lanciare in tutto il mondo.

L’ultimo prodotto nato in casa Carlsberg è il fusto in PET che supera quelli vecchi e non proprio ecologici in acciaio, il quale garantisce la spillatura della birra senza emissioni di CO2. Inoltre la nuova tecnica di conservazione garantisce il gusto intatto all’interno del fusto per 31 giorni. Per questi importanti risultati il prodotto ha ottenuto la certificazione EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto) scaturita dallo studio effettuato dallo IEFE Bocconi in seguito all’analisi Life Cycle Assessment effettuata dall’azienda.

La sostenibilità per le imprese è un concetto che necessariamente deve accoppiarsi al concetto di competitività; i reali obiettivi di sostenibilità possono essere raggiunti solo se accoppiati ad un reale vantaggio competitivo. I veri innovatori saranno coloro che riusciranno a vendere i propri prodotti perchè hanno effettivamente un minor impatto ambientale. Stiamo andando verso un progressivo cambiamento di atteggiamento dei consumatori nella scelta dei prodotti, caratterizzato da una maggiore attenzione all’impatto ambientale e al suo ciclo di vita eco-sostenibile.

ha dichiararo Fabio Iraldo, Direttore di Ricerca IEFE – Istituto di Economia e Politica dell’Energia e dell’Ambiente – dell’Università Bocconi di Milano, intervenuto alla tavola rotonda. Teoria condivisa da Tina Napoli, coordinatrice di programmi e iniziative e ricercatrice di Cittadinanzattiva, secondo cui

da una ricerca effettuata su 1000 intervistati, è emerso che oltre il 60% dei consumatori sceglie i prodotti tenendo in considerazione i criteri etici, sociali e ambientali con cui agisce un’impresa.

Grazie agli accorgimenti che negli ultimi anni l’azienda ha messo in pratica, il taglio delle emissioni di CO2 si è attestato al 25%, mentre quello dell’utilizzo di acqua, riscaldamento ed energia è sceso del 20%.

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