Cicloporti, quattro postazioni di bike sharing gratuito nel Cilento

di Redazione Commenta

Cicloporti nel Cilento, quattro per la precisione le nuove postazioni sorte grazie ad un progetto che ha visto unite le risorse del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e di Legambiente Campania nell’ambito di  ”E…state nei parchi”, l’iniziativa promossa dal Ministero dell’Ambiente. Si tratta di aree attrezzate adibite al bike sharing, un bike sharing decisamente incentivato dal momento che si tratterà di un servizio offerto in modo assolutamente gratuito ai turisti alloggiati nelle strutture ricettive autorizzate. Le trovate, se passate da quelle parti nelle vostre vacanze estive, nei porti di Acciaroli, Agnone, Casalvelino, S.Maria e S.Marco di Castellabate.

 In totale ci sono a disposizione 24 biciclette, un numero esiguo ma si tratta di un progetto pilota per quest’anno. A settembre si farà un primo bilancio ed in caso di riscontri positivi l’anno prossimo potremmo avere cicloporti simili in tutta Italia, con l’avvio di una campagna nazionale più consistente. Come ha spiegato Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania:

Con questa iniziativa dimostriamo di potere competere anche a livello internazionale con gli altri segmenti del mercato del turismo ambientale, attraverso la valorizzazione di quei beni di cui i nostri territori sono ricchi: natura, storia, cultura, artigianato, paesaggio, arte, lavori e produzioni tradizionali e di qualità.

Soddisfatto dei cicloporti è anche Amilcare Troiano, presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano:

Abbiamo fortemente creduto in questa iniziativa per promuovere e incentivare la mobilità sostenibile nell’area Parco. Vogliamo che l’uso della bici prosegua e si rafforzi di anno in anno e siamo convinti che questo progetto sperimentale, primo a livello nazionale, possa incentivare la mobilità sostenibile così come già avviene in tutti i Paesi europei. L’utilizzo della bicicletta soddisfa, tre necessità: rispettare l’ambiente, offrire servizi di qualità ai fruitori del nostro territorio, porre le basi per incentivare la microccupazione indirizzata alla gestione di servizi ecologicamente orientati.

[Fonte: Adnkronos Sostenibilità]

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