Le città inglesi cominciano ad adeguarsi all’innalzamento dei mari già da oggi

di Redazione 2

costa di hull

Hull potrebbe essere trasformata in una Venezia inglese e Portsmouth in una versione della costa sud di Amalfi, dicono gli ingegneri e architetti che hanno effettuato uno studio per sviluppare le città costiere della Gran Bretagna, in risposta all’innalzamento del livello dei mari previsto tra alcuni decenni.

L’Institution of Civil Engineers ed il Royal Institute of British Architects ieri hanno avvertito che il futuro delle città come Londra, Bristol e Liverpool è messo a rischio dai mari, dato che l’Agenzia per l’ambiente prevede che potrebbero aumentare fino a 1,9 m nel 2095 in caso di un drammatico scioglimento della calotta di ghiaccio della Groenlandia.

La relazione “Fare fronte al livello dei mari. Ritiro? Difesa? Attacco?”, suggerisce che alcune città portuali come Hull e Portsmouth potrebbero essere inondate nei prossimi 100 anni e gran parte della popolazione potrebbe rimanere senza casa. In un modello che esplora un ritiro controllato dalla costa, in alcune zone, il centro storico della città di Hull sarebbe limitato ad un’isola raggiungibile da ponti e taxi d’acqua simili alle gondole veneziane, mentre alcune parti di Portsmouth sul mare potrebbero scomparire e le abitazioni sulle colline si trasformerebbero in terrazze sul mare.

Gli scenari che abbiamo creato sono estremi, ma è una minaccia estrema che ci troviamo di fronte. Circa 10 milioni di persone vivono in zone a rischio in Inghilterra e Galles, con 2,6 milioni di immobili direttamente a rischio di inondazione

ha spiegato Ruth Reed, presidente Riba. Altre opzioni includono la costruzione di pontili e piattaforme per creare nuovi spazi abitabili. Le proposte sono state accolte con scetticismo a Portsmouth.

Una costa che si ritira in questo settore avrebbe un significativo impatto negativo sui porti designati a livello internazionale

ha detto Bret Davies, manager costiera del consiglio comunale cittadino. Il consulente dell’Agenzia per l’Ambiente e per la politica costiera, Nick Hardiman, ha avvertito che prendere provvedimenti nei confronti dell’innalzamento del mare è ancora un rischio troppo costoso e le strutture rischiano di non essere sostenibili. In una prima stima, è stato calcolato che ci vorranno circa 570 milioni di sterline (644 milioni di euro) per costruire e mantenere le difese contro le inondazioni.

Fonte: [Guardian]

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