Come ottenere energia pulita dalle vibrazioni prodotte dal passaggio dei veicoli

di Redazione 3

Ricavare energia elettrica pulita dalle vibrazioni prodotte dal passaggio dei veicoli. È quello che accade in Giappone e precisamente a Tokyo, sul ponte Goshiki-Zakura-Ohashi che si erge sul fiume Arakawa. Sono stati, infatti, istallati sul ponte una serie di piccoli generatori in grado di trasformare le micro vibrazioni derivate dal via vai dei veicoli in energia.

L’impianto segue il principio su cui si basa il funzionamento delle casse acustiche, che partendo da impulsi elettrici generano vibrazioni che danno origine al suono, ma lo invertono. I generatori posizionati sul ponte a Tokyo, invece, catturano le vibrazioni e le trasformano in energia elettrica.


Attualmente l’elettricità prodotta riesce a coprire il fabbisogno energetico del solo ponte Goshiki-Zakura-Ohashi, ma già si sta pensando di utilizzare stesso meccanismo per l’illuminazione di altri ponti della città di Tokyo. Questa giapponese è una buona intuizione che utilizza una fonte rinnovabile per la produzione di energia e contribuisce a ridurre anche l’inquinamento acustico in quanto sfrutta delle vibrazioni che altrimenti si trasformerebbero in rumore.

Già in passato, il californiano Terry Kenney, aveva sperimentato in America un impianto in grado di utilizzare le vibrazioni prodotte dagli autocarri in energia. L’apparecchiatura è costituita da un serbatoio piatto, installato sul manto stradale. Gli autocarri circolandoci sulla strada, metterebbero in moto un generatore di energia elettrica installato ai margini della strada. Secondo Kenney, il passaggio di 2.500 autocarri al giorno potrebbero generare dai 5.000 ai 7.000 kilowattora di energia elettrica, sufficienti per circa 1,750 case.

A Londra, invece, uno studio di progettazione ha proposto un progetto per ottenere energia elettrica pulita dai passi dei pedoni, e in particolare dei pendolari, tramite un impianto installato nel pavimento di una stazione. Il progetto nasce dall’idea di sfruttare i watt prodotti dai passi umani tramite dei dispositivi a pressione idraulica collocati nei pavimenti delle stazioni metropolitane particolarmente affollate.

Tutte queste iniziative sono indirizzate alla salvaguardia dell’ambiente e si basano sul principio di non sprecare nulla che possa trasformarsi in una risorsa preziosa per il Pianeta.

Commenti (3)

  1. …Questa giapponese è una buona intuizione che utilizza una fonte rinnovabile per la produzione di energia e contribuisce a ridurre anche l’inquinamento acustico in quanto sfrutta delle vibrazioni che altrimenti si trasformerebbero in rumore…
    Questa cosa è interessante, seriamente. E’ possibile avere una indicazione su dove andare a leggere questa tesi per esteso?
    Una cosa simile (ridurre il rumore) è stata utilizzata dalla B&O (Bang e Olufseng-Saab) per ridurre il rumore dei motori sugli aerei di linea Olandesi e Belga; il procedimento è questo: “ascoltare” le frequenze generate dai motori dell’aereo, invertirli di 180° (inversione della fase) e riprodurli all’interno della carlinga stessa ottenendo la risultante 0 del rumore (o quasi, comunque si attenua sensibilmente).

  2. Io credo che queste iniziative siano davvero interessanti e potrebbero rappresentare un’ottima soluzione a piccoli problemi energetici in attesa di poter essere applicati anche in grande. Sono rimasta molto colpita da questi esperimenti e sinceramente anche io sono in cerca di maggiori informazioni al riguardo. Chi prima le trova le comunica all’altro..ok?

  3. Piu’ che interessante direi da prendere al volo. Pensate alle emissioni navali.
    Io ci lavoro e’ ho chiara l’idea.
    Generando energia elettrica con le vibrazioni dei motori principali i quali sono sempre in moto ( rivestendo la sala macchine di generatori a vibrazione) si ridurrebbe im modo significativo il consumo di carburante con conseguente risparmio economico e di emissione di gas quindi abbattimento di CO2.
    Fatemi sapere do ve saperne di piu’ su questi generatori e dove comprarli

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