Congresso di Copenaghen: Game Over, Obama e Hu Jintao decidono di non decidere

di Redazione 10

obama-hu jintao

Il congresso di Copenaghen rischia di diventare una creatura morta ancor prima di nascere. Un incontro che avrebbe dovuto far decidere ai politici di 192 Paesi di porre un freno alle emissioni e di invertire la tendenza del riscaldamento globale è stato definitivamente affossato questa notte a Singapore.

Nella città asiatica in questi giorni si sta tenendo un vertice Asia-Pacifico in cui si prendono importanti decisioni economiche, ma tra tutte queste se n’è presa una, proprio mentre l’Occidente dormiva, destinata a far discutere: mancano 22 giorni al vertice danese, troppo poco per decidere, dunque a Copenaghen non si deciderà nulla. A metterlo per iscritto sono stati i due veri manovratori del trattato, Barack Obama e Hu Jintao, i quali con un vero e proprio colpo di spugna hanno tagliato fuori l’Europa, che si stava impegnando a fondo per ridurre le emissioni, e hanno rimandato tutto a data da destinarsi.

Si è cominciato a sospettare qualcosa nella serata di ieri, quando il presidente danese Rasmussen, che dovrà presiedere l’incontro, è stato lettaralmente gettato giù dal letto ed è stato fatto partire col primo aereo per Singapore, convocato dalla coppia Obama-Jintao per discutere di cose importanti. Una volta arrivato, Rasmussen ha dovuto assistere ad una scena patetica, con i due capi di Stato che si stringevano la mano sorridenti e lui, a rappresentare l’Europa, ad ufficializzare la decisione che di fatto non toglie dal gioco soltanto due nazioni, ma affossa tutti gli sforzi mondiali.

Da una parta Obama, dopo i proclami ambientalisti della vigilia, ha dovuto fare un passo indietro per problemi interni. Dopo l’ok alla riforma sanitaria, le lobby che già lo tartassavano, avevano paura di una possibile decisione in merito ai tagli delle emissioni, e per evitare rivoluzioni interne ha dovuto decidere di non vincolare il suo Paese a nessun trattato, proprio come fece Bush con il Protocollo di Kyoto; dall’altro Hu Jintao non ha fatto nessun passo indietro, ma anzi ne ha fatti molti in avanti, stabilendo definitivamente la potenza della Cina. Il suo Paese infatti sta facendo molti sforzi per il passaggio all’energia pulita, ma ci tiene a precisare due punti importanti: il primo è che i cinesi vogliono che questi investimenti siano liberi, senza vincoli, in pratica se gli va di farli li fanno, altrimenti no; e poi ha voluto stabilire una volta per tutte che coloro che devono diminuire le emissioni non sono i Paesi che oggi inquinano maggiormente (tra cui la Cina), ma quelli che hanno inquinato da sempre, visto che il colosso asiatico sono solo pochi anni che ha aumentato così tanto le emissioni.

E l’Europa? Rasmussen ha assistito esterrefatto a questo accordo, impotente, fotografia della situazione europea attuale. Tutti i buoni propositi di diminuzione delle emissioni del 30% entro il 2020, e addirittura anche quelli del 50% entro il 2050, sono stati cancellati in un secondo. A Copenaghen non si discuterà di questo, e gli sforzi fatti fino a questo momento sono stati vani perché i grandi Paesi continueranno ad inquinare impunemente.

Il congresso si terrà ugualmente, ma soltanto per poter dire: “dobbiamo trovare un accordo”. Non si redigerà alcun protocollo, non ci saranno vincoli, ma 192 capi di Stato e di Governo si riuniranno soltanto per ribadire, ancora una volta, che c’è un problema e che va risolto. Come e quando ciò dovrà essere fatto, rimane ancora un mistero.

Commenti (10)

  1. Quella faccio di caxxo di Obama aveva raccolto fondi su Internet per la sua campagna promettendo alla gente che facendo così non sarebbe mai stato sottomesso alle lobby che hanno sempre gestito tutti gli altri presidenti USA, ora è un burattino anche lui…

  2. a dir la verità non si sa a che gioco stia giocando. Due giorni prima aveva dato ragione al presidente giapponese che gli chiedeva un impegno sulla riduzione delle emissioni, ora questo passo indietro. Nonostante gli stiamo dietro tutti i giorni, devo dirlo sinceramente, non ci sto capendo più nulla nemmeno io, chissà cosa stanno progettando…

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