Costa Rica, primo Paese emissioni zero entro 2012

di Redazione Commenta

Entro il 2012 il Costa Rica diventerà il primo Paese del pianeta carbonio neutrale, ovvero a emissioni zero. Lo annunciava, già tempo fa con orgoglio e convinzione, Ana Lorena Guevara, viceministro per l’Ambiente e per l’Energia, e lo ricorda a Cuneo in occasione dell’ VIII Forum internazionale sul vivere sostenibile organizzato dall’associazione Greenaccord svoltosi dal 13 al16 ottobre 2010.

Lorena Guevara sceglie di dare una spinta d’accelerazione alla linea politica portata avanti dal Presidente  Laura Chinchilla. Linea politica peraltro già virtuosa e “avanti anni luce” rispetto a quella dei Paesi del Sud America come  di molti Paesi europei. Il Paese vanta una tradizione politica virtuosa già dal 1948 anno in cui si abolì l’esercito dirottandone i fondi su educazione e cultura, fondi che oggi vengono investiti anche per l’ambiente.

Il segreto del nostro stato- spiega il vice-ministro- risiede nel sistema decisionale democratico, in un forte investimento sull’educazione e sulla salute, resi possibili dai fondi risparmiati grazie all’assenza di forze armate e in un diffuso sistema di tutela della nostra biodiversità e delle risorse naturali che ci spingono a rifiutare investimenti industriali ed economici che potrebbero mettere a repentaglio questi elementi essenziali.

L’intera classe politica si impegna in prima persona a conseguire l’obiettivo zero emissioni al punto di compensare, investendo di tasca loro, i chili di CO2 e altri gas serra prodotti con i loro spostamenti in aereo, quando non volano con la NatureAir. La NatureAire, compagnia Costaricana, è la prima compagnia aerea  a impatto zero. Essa compensa le sue emissioni con la protezione di aree di foresta tropicale nel Sud del Paese, con l’acquisto di Carbon Credits dal Governo oppure le riduce a mezzo di una migliore efficienza nella carburazione degli aerei, più leggeri ed alimentati a biodiesel.

Tra gli altri primati che può vantare il Costa Rica vi sono:

  • Una pubblica istruzione efficiente (gratuita fino ai 12 anni) che vanta 4 Università di alto livello e centri di ricerca avanzati e di prestigio mondiale come la Heart. Nei quali si metteranno a punto tecnologie di altissimo livello volte a conseguire l’obiettivo “zero”.
  • Un’energia prodotta per il 95% da fonti rinnovabili.
  • Una metà della superficie nazionale coperta da boschi tutelati per il 26%, a mezzo di 8 riserve biologiche, 25 parchi nazionali 32 zone protette, 11 riserve forestali, 15 zone umide 58 habitat animali protetti.
  • Un fruttuosissimo ecoturismo, punto di forza dell’economia del paese, decollato grazie al lungimirante ed imponente programma di tutela della biodiversità e delle riserve naturali.
  • Un agricoltura quasi totalmente dechimicizzata e convertita al biologico, sulla cui conversione totale si sta lavorando.
  • Infine c’è un altro importante primato in cui viene naturale vedere una diretta correlazione con gli altri sopracitati. Il Costa Rica si aggiudica il primo posto nella classifica dei paesi più felici (Happy planet index) assegnatogli dalla New Economics Foundation un centro studi indipendente con sede a Londra, classifica che per la cronaca, vede noi italiani al sessantanovesimo posto. Il risultato coincide con quello del sociologo olandese Ruut Veenhovenm, della  Erasmus University of Rotterdam, autore del Word database Happiness.

Il vivere vissuto in questo “stato di grazia naturale”, in un teatro di paesaggi bellissimi, con la soddisfazione orgogliosa di curare la propria “casa” ed un  legame forte con la natura, con l’abbondanza di verde nelle città e l’aria piena del canto degli uccelli sono fattori che secondo Ana Lorena Guevara fanno vivere felici. Gli argomenti sembrano “piuttosto” convincenti.

[Fonte: www.greencanal.eu]

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