Crisi politica, gli ambientalisti propongono accordi su 7 soluzioni green

di Redazione Commenta

La crisi politica italiana è sotto gli occhi di tutti e gli ambientalisti non rinunciano a dire la loro, sottolineando come, almeno in teoria, vi sia la maggioranza per un programma green in più punti. Un’occasione di rinnovamento imperdibile dal punto di vista ambientale ed economico.

La crisi politica e le politiche dell’ambiente: 20 ambientalisti lanciano una petizione su Change.org per un’intesa a favore dell’ambiente. Non capita davvero di trovare una maggioranza parlamentare favorevole a così tante, importanti riforme ambientali ed energetiche: non perdiamo l’occasione per cambiare, ora che ne abbiamo l’opportunità, ricordano gli ambientalisti.

Sette punti per una “soluzione verde alla crisi politica italiana”, questo quanto elaborato dagli esperti. Paolo Hutter, tra i promotori della petizione, ha dichiarato:

Oggi sono in tanti a chiedere un accordo tra Italia Bene Comune e M5S. Ma noi proponiamo un percorso specifico: pensiamo che un’intesa sia possibile se non si parte dalle formule ma dalla realtà concreta. Quella dell’economia eco-eco, ecologica economica, che una svolta green può mettere in moto.

Soluzioni eco-eco, ecologiche ed economiche. Tra i 7 punti troviamo, anzitutto, la necessità di garantire equità, giustizia e trasparenza nelle filiere agricolo-alimentari, ambientali ed energetiche. In secondo luogo la necessità di stabilire l’obiettivo 100% rinnovabili con piani di progressiva chiusura degli impianti basati sulle fonti fossili, e annessa sospensione delle trivellazioni off-shore. In terzo luogo l’incanalamento di parte dei fondi dedicati a strade e trasporto su gomma verso il trasporto pendolare e di merci su rotaia.

Quarto punto delle 7 soluzioni green proposte riguarda la difesa della biodiversità, la valorizzazione dei parchi e dell’ecoturismo. Quinto punto favorire l’occupazione nel settore primario spingendo all’agricoltura biologica a basso impatto ambientale. Sesto punto approvare (finalmente) una legge contro il consumo di suolo che incentivi fortemente la ristrutturazione urbana. Settimo e ultimo punto degli ambientalisti, spingere ancora su differenziata e riuso ma anche sulla lotta preventiva agli sprechi e i tagli agli inceneritori.

Photo credits | CarbonNYC su Flickr

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