Crotone: chiuse due scuole e indagini anche sull’ospedale per smaltimento illecito di rifiuti tossici

di Redazione 5

crotone

Una vera e propria agonia è quella che sta vivendo in questi giorni la città di Crotone. Tutto è cominciato con casi sospetti di alcuni bambini che hanno cominciato ad ammalarsi per cause inspiegabili. Dalle analisi del sangue effettuate su 290 alunni delle scuole San Francesco (elementare) e Lucifero (istituto tecnico commerciale) è risultato che nelle vene di questi bambini scorrevano cadmio, nichel e arsenico.

Motivo di questo disastro? Le due scuole erano state costruite su discariche abusive di rifiuti tossici. Il materiale nocivo proveniva da scarti di lavorazione dello stabilimento industriale Pertusola, il quale oggi risulta dismesso, che era magicamente sparito.

Si pensava che la malavita organizzata avesse già messo le mani su questi rifiuti, e li avesse inseriti nei piloni o sotto le strutture dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Ed invece la scioccante scoperta effettuata ieri dalla Procura della Repubblica ha rilevato come questi materiali erano stati utilizzati nelle fondamenta di alcune opere pubbliche, tra cui anche queste scuole.

Ovviamente gli istituti sono stati subito chiusi, ma la tragedia non finisce qui. Sotto accusa c’è anche l’ospedale di Crotone. A breve si conosceranno i risultati del sopralluogo dei tecnici dell’Agenzia regionale dell’ambiente, i quali sono stati chiamati a verificare le strutture ospedaliere. Il sospetto è che la pavimentazione, ma forse non solo quella, sia stata costruita con l’amianto, il che renderebbe ancora peggiore la situazione della città calabrese, dove non sarebbe più considerato sicuro nemmeno l’ospedale.

Intanto che passano le ore però le indagini si fanno sempre più fitte, e i risultati sempre più preoccupanti. Sono stati 18 fino a questo momento i siti in cui sono stati rilevati alti tassi di rifiuti tossici, tutte opere pubbliche come parcheggi, strade ed anche alcune case, per un totale di 350 mila tonnellate di veleno (arsenico, zinco, piombo, germanio e mercurio, giusto per citare alcune delle sostanze rilevate dalle forze dell’ordine). Per ora sono 7 gli indagati, ma intanto la popolazione calabrese, che già deve combattere con le navi dei veleni, non ne può veramente più.

Commenti (5)

  1. I FATTI SI COMMENTANO DA SOLI……
    BISOGNA SOLO VERGOGNARSI

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