Disastri ambientali, Napolitano: colpa non solo dei cambiamenti climatici ma anche dell’uomo

di Redazione 5

Ieri, nell’ambito della cerimonia di consegna dei premi del concorso di educazione ambientale Immagini per la Terra, Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato di disastri ambientali, in riferimento al ruolo dei cambiamenti climatici, a suo dire innegabile, e alle responsabilità dell’uomo che non sarebbero certo da meno:

E’ vero che c’è in atto un cambiamento climatico, che i fenomeni sono più violenti di una volta e che quelli estremi sono più frequenti ma il fatto che se piove un po’ di più crolli parte del grande patrimonio di Pompei, ricevuto dalla nostra Storia e che dovremmo essere capaci di tutelare; o che il centro di Vicenza veda invase botteghe e negozi e si perdano vite umane, ci dice che dobbiamo preoccuparci per quella incuria umana, terribile, che porta al dissesto idrogeologico dei nostri territori.

Gli uomini, prosegue Napolitano, dovrebbero preoccuparsi dell’oggi e del domani, rispettando e facendo rispettare le regole e non pensando solo a quel che fa più comodo fare al momento bensì anche alle conseguenze delle nostre azioni o inazioni sul futuro.
Tanti i disastri citati da Napolitano che ha toccato vari aspetti del dissesto ambientale del territorio italiano, dai recenti e rovinosi crolli di Pompei al tema delle discariche abusive che arricchiscono la criminalità organizzata avvelenando il territorio e i cittadini, cittadini che non devono e non possono restare indifferenti bensì sono chiamati a lottare insieme ai magistrati ed alle forze dell’ordine evitando di guardare con sospetto a chi fa rispettare le leggi.

Alla cerimonia era presente il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo che, dopo il colloquio con il Quirinale, si è dichiarata gratificata dal plauso ricevuto per il suo lavoro da Napolitano, affermando che il presidente ha sempre dimostrato una grande sensibilità sulle questioni ambientali.
Il ministro non ha però nascosto la sua preoccupazione per i tagli del 60% all’ambiente previsti dalla manovra finanziaria. Tagli che fanno perdere in partenza la scommessa sul futuro di cui tanto ha parlato Napolitano. Un futuro che passa necessariamente attraverso investimenti di un presente che preveda il rilancio della green economy e lo stanziamento di risorse per la tutela e la protezione del territorio.

[Fonte: Adnkronos]

Commenti (5)

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