Disastri petroliferi, i peggiori della storia

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Disastri petroliferi: quali sono stati i peggiori della storia oltre ovviamente alla marea nera della BP dello scorso anno? Anche se persino un barile di petrolio disperso in mare una tantum non si può dire certo che faccia bene, senza dubbio lo sversamento di migliaia di litri di greggio concentrato in poche ore ha ripercussioni decisamente più profonde, immediatamente visibili nel loro impatto drammatico sull’ambiente costiero, gli ecosistemi, la flora e la fauna marina. Basti pensare all’incidente della Exxon Valdez, nel lontano 1989, che riversò nelle acque dell’Alaska ben 40,9 milioni di litri di petrolio. Danni accertati per 3 miliardi, tra risarcimenti e pulizia delle acque e delle coste. Trovarono la morte circa 250 mila uccelli marini, 2.800 lontre, centinaia di foche ed aquile di mare testabianca, decine di orche e tantissimi altri pesci, con gravi danni anche al ciclo riproduttivo della popolazione ittica dal momento che andarono distrutti miliardi di uova.

  • Nel novembre del 1988 la petroliera americana Odyssey riversò in mare ben 132.000 tonnellate a largo delle coste della Nuova Scozia prima di esplodere e bruciare il suo carico infernale.
  • La Haven esplose similmente nell’aprile del 1991 riversando 145.000 tonnellate di petrolio a largo delle nostre coste.
  • L’Amoco Cadiz, a causa di una tempesta, nel 1978 rimase incagliata a largo delle coste della Bretagna, in Francia, e disperse 223.000 tonnellate.
  • La Castillo de Bellver riversò nelle acque del Sud Africa ben 252.000 tonnellate nell’agosto del 1983, a causa di un incendio scoppiato a bordo della petroliera.
  • Di 260.000 tonnellate fu il carico disperso dalla nave cisterna ABT Summer, in viaggio sulla rotta tra l’Iran e Rotterdam, prese fuoco a circa 700 miglia a largo delle coste angolane, nel 1991.
  • La nave cisterna di Nowruz, 260.000 tonnellate riversate durante la prima Guerra del Golfo a causa di uno scontro con una piattaforma avvvenuto il 10 febbraio del 1983.
  • Il disastro nella Valle di Fergana, in Uzbekistan, nel 1992: 285.000 tonnellate fuoriuscite in una delle aree più densamente popolate dell’Asia centrale.
  • Atlantic Empress/Aegean Captain: 287.000 tonnellate sversate nel luglio del 1979 dalla collisione di una petroliera greca con una nave durante una tempesta tropicale a largo dell’isola di Tobago nel Mar dei Caraibi.
  • I pozzi petroliferi Ixtoc: 454.000 tonnellate nel Golfo del Messico nel giugno del 1979 e, pensate un po’, con una fuoriuscita durata fino al marzo del 1980.
  • Le fuoriuscite di petrolio avvenute durante la Guerra del Golfo: 1,360,000-1,500,000 tonnellate riversate nel Golfo Persico, volutamente, dalle forze irachene che hanno aperto le valvole dei pozzi petroliferi e gli oleodotti in ritirata dal Kuwait, correva l’anno 1991.

[Fonti: Msnbc; Forbes]

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