Dubbi sul bioetanolo, forse è più pericoloso del petrolio

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La produzione di bioetanolo può utilizzare fino a tre volte in più l’acqua di quanto precedentemente si potesse pensare. A lanciare l’allarme è un nuovo studio che ha constatato che, se questi dati fossero confermati, potrebbe scoppiare la “bolla dei biocarburanti“.

Secondo lo studio pubblicato nel dettaglio il 15 aprile scorso sulla rivista Environmental Science & Technology, un gallone (quasi 4 litri) di etanolo può richiedere fino a più di 2100 galloni (8000 litri) di acqua dalla fattoria alla pompa della benzina, a seconda della prassi d’irrigazione nella coltivazione del mais. Ma l’uso dell’acqua non è così elevato in tutto il mondo: una dozzina di Stati del Corn Belt consumano meno di 100 galloni di acqua per ogni gallone di etanolo, il che li rende più adatti per la produzione di etanolo. Secondo gli autori:

I risultati evidenziano la necessità di prendere in considerazione specificità regionali in sede di attuazione dei mandati per i biocarburanti.

Il bioetanolo di solito è fatto da fonti vegetali come il granoturco o l’erba, è spesso trattato come una combustione pulita alternativa alla benzina o ad altri combustibili fossili, che rilasciano notevoli quantità di anidride carbonica e altri inquinanti.

Altri studi hanno messo in dubbio i benefici dei biocarburanti, osservando che essi possono richiedere più energia per la produzione di quanta essi ne forniscano; non possono ridurre le emissioni di gas serra quanto sperato, e la richiesta di fertilizzanti per le coltivazioni cresce, causando ugualmente la morte delle piantagioni a causa delle sostanze chimiche di scarto. La produzione annua di bioetanolo attualmente è di circa 9 miliardi di galloni (34 miliardi di litri) all’anno, ma molti esperti si aspettano che questo numero aumenti, incrementando anche l’utilizzo dell’acqua nel processo di produzione, in particolare nelle zone dove c’è già penuria d’acqua.

Studi precedenti avevano stimato che un gallone di bioetanolo a base di mais richiedeva l’uso di un minimo di 263 fino ad un massimo di 784 galloni di acqua nel processo che porta la lavorazione dalla fattoria alla pompa del carburante. Ma queste stime non rappresentano le realtà regionali ampiamente variegate nelle pratiche di irrigazione. Per il nuovo studio, Suh Sangwon dell’Università di St. Paul, in Minnesota, insieme con i suoi colleghi, ha presentato una nuova stima dell’impatto sulla fornitura di acqua per l’irrigazione utilizzando dati provenienti da 41 Stati. Il fabbisogno idrico del bioetanolo prodotto nel 2007 è stato più elevato di 861 miliardi di galloni (oltre tremila litri) di acqua, il che rende probabilmente il bioetanolo più pericoloso della benzina stessa, perché spreca quantità enormi di acqua, che metteno in pericolo la vita di centinaia di milioni di persone molto più dell’inquinamento evitato.

Fonte: [Livescience]