Ecomondo: recupero olio vegetale esausto, l’impegno di Life + Recoil

di Redazione Commenta

Segnalamo un interessante progetto presentato ieri nell’ambito di Ecomondo, la fiera di Rimini dedicata all’ecologia in tutte le sue forme in corso in questi giorni. Ci riferiamo a Life+ Recoil, un programma promosso da Legambiente in collaborazione con AzzeroCO2, Conoe, Kyoto Club e Cid Software. Si tratta in sostanza di recuperare l’olio esausto per ricavarne energia.

Parliamo nello specifico di olio vegetale ormai da buttare che verrà impiegato nella produzione combinata di energia elettrica e termica. A cofinanziare il progetto, a testimonianza della sua sostenibilità, la stessa Commissione Europea che lo ha sostenuto come parte del progetto di più ampio respiro Life +.

Secondo quanto riportato dal comunicato, l’olio usato verrà raccolto porta a porta per ora in via sperimentale in due comuni, Castell’Azzara (Gr) e Forlimpopoli (Fc) e poi utilizzato come combustibile per la produzione di energia, nella speranza che poi, se l’esperimento dovesse avere successo, possa essere replicato anche in altri Comuni più grandi.

Come ci spiega Serena Drigo, di AzzeroCO2

Recoil è un progetto innovativo poiché ha l’obiettivo di pianificare soluzioni tecnologicamente avanzate per affrontare il problema della dispersione nell’ambiente degli oli vegetali esausti e il riutilizzo per scopi energetici. Un obiettivo questo che diventa concreto grazie alle competenze specifiche dei partner del progetto.

Soddisfatta del progetto anche Legambiente che partecipa attivamente a Reocoil. Come dichiara Stefano Ciafani, project manager dell’associazione:

Con Recoil si raggiunge un duplice vantaggio poiché si riducono gli sversamenti degli oli usati in fognatura che causano problemi alla depurazione e si raccoglie una risorsa utile alla produzione di energia rinnovabile. L’attività di informazione e sensibilizzazione è basilare per coinvolgere direttamente i cittadini nella gestione sostenibile dei rifiuti e, nello specifico, nella raccolta domiciliare porta a porta degli oli vegetali usati.

Ricordiamo infatti che un litro di olio può inquinare oltre cento litri di acqua, motivo per cui queste iniziative sono sempre le benvenute.

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