Solare: efficienza pannelli al 32%, nuovo studio sui virus per raggiungere l’obiettivo

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I ricercatori in genere studiano anni per capire come fare per sbarazzarsi dei virus. Ma in un interessante colpo di scena hanno capito che alcuni tipi di virus possono tornare utili, ed in particolare per aumentare l’efficienza delle celle solari. Gli scienziati del MIT hanno così capito che un virus geneticamente modificato può aiutare a costruire dei nanotubi di carbonio che danno una “spinta” alla produzione di energia solare.

Spiegano dall’Istituto di tecnologia più famoso al mondo che c’è la conferma che i nanotubi di carbonio possono migliorare l’efficienza degli elettroni raccolti sulla superficie di una cella solare. Tuttavia, ci sono problemi nel farli funzionare correttamente in quanto i nanotubi raggruppati riducono la propria efficacia.

Tuttavia, una versione geneticamente modificata del virus M13 può controllare come i nanotubi sono disposti su una superficie e quindi garantire che non vengano in contatto tra di loro, aumentandone così l’efficienza. Ogni virus è in grado di legarsi a 5-10 nanotubi, in modo da costruire una sorta di “strada” più facile da percorrere per gli elettroni. Utilizzando il virus, il team è stato in grado di aumentare l’efficienza delle celle dall’8 al 10,6%, con un efficienza totale del 32%. Oggi i pannelli più comuni hanno un’efficienza che non supera il 20% nella maggior parte dei casi.

Questo forte miglioramento ha luogo anche se i virus ed i nanotubi apportano solo lo 0,1% del peso della cellula finita […] Con gli ulteriori lavori, i ricercatori pensano di poter aumentare ancora di più l’efficienza

spiegano dal MIT. Secondo loro il nuovo processo può diventare commercialmente valido, sottolineando che si aggiunge solo un altro semplice passo al processo di produzione attuale nel settore solare. Ma questa non è comunque la prima volta che si sente parlare di virus utilizzati per migliorare l’elettronica. L’anno scorso, i ricercatori hanno annunciato che stavano cercando un modo per far migliorare l’efficienza delle batterie tramite il virus del tabacco. Probabilmente è qui che si concentrerà la ricerca del futuro.

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[Fonte: Treehugger]

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