In materia di riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2), a Torino l’Amministrazione comunale punta ad attuare un ambizioso taglio del 40% entro l’anno 2020 rispetto ai valori di emissioni rilevate nell’anno 1991. A darne notizia è stata l’Amministrazione comunale nel sottolineare in particolare come tali target individuino obiettivi ben più alti ed ambizioni rispetto a quelli che sono stati fissati e che sono previsti dalla Commissione Europea.
Per arrivare al -40% di taglio di emissioni dal 1991 al 2020 occorre nello specifico andare a considerare che dal 1991 al 2005 c’è stata una riduzione della CO2 del 18,7% cui poi dovrebbe aggiungersi, in base alle stime ed alle azioni da approntare da qui ai prossimi anni, un altro -21,7% di taglio al 2020 rispetto all’anno 2005.
Per il raggiungimento di tali obiettivi il Consiglio Comunale della Città di Torino ha provveduto ad approvare, con 28 voti a favore il “TAPE”, il Turin Action Plan for Energy. Trattasi, nello specifico, del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile della Città di Torino nel quale andranno a convergere tutte le misure e le politiche di riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) che adotterà sia l’Amministrazione comunale, sia tutti gli altri soggetti pubblici, tra cui la Provincia e la Regione, e quelli privati sul territorio.
Il tutto rientra nel cosiddetto “Patto dei sindaci” col quale il Comune di Torino, nel febbraio scorso, nel corso della terza edizione della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile, si era impegnato, tra l’altro, a redigere il piano d’azione a seguito dell’elaborazione di un “inventario base” delle emissioni di CO2 al fine poi di andare a coordinare con il “TAPE” le azioni e le misure tecniche decise non solo dal Comune, ma anche dalla Provincia, dalla Regione e dagli altri soggetti privati e pubblici. Inoltre, su base biennale, il Comune di Torino si è impegnato a presentare alla Commissione Europea un Rapporto riguardante proprio lo stato di attuazione del Turin Action Plan for Energy.
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