Energia, Islanda alimentata al 99,5% dalle rinnovabili

di Redazione 1

energia islanda rinnovabiliFinora gli unici Paesi che si erano avvicinati al 100% di fabbisogno energetico nazionale ottenuto grazie alle rinnovabili erano soltanto delle isolette minuscole delle dimensioni di una città. Per questo la notizia eccezionale è che ora anche delle vere e proprie nazioni come l’Islanda si stanno avvicinando a questa soglia. Il Paese dei Geyser, grande più o meno quanto tutto il Nord Italia, è alimentato quasi esclusivamente dall’energia idroelettrica e dal geotermico.

In effetti è difficile trovare nel mondo un Paese con più energia geotermica dell’isola del Nord Europa. Essa è infatti poggiata su una serie di vulcani la cui attività dà origine alle acque calde e al fenomeno dei geyser. Tubi giganti attraversano il sottosulo di tutto il Paese e portano l’acqua, che si riscalda naturalmente, nelle case, in modo non solo da fornire acqua sanitaria calda, ma anche riscaldamento senza dover ricorrere alle caldaie a gas.

Le abitazioni e le fabbriche dunque sono alimentate quasi esclusivamente da rinnovabili, mentre l’unico utilizzo dei combustibili fossili è destinato alle automobili, ma è talmente basso che quel poco di benzina e gasolio che raggiungono l’isola hanno letteralmente prezzi stracciati. Per capirci, in questo momento di crisi in cui da noi la benzina è arrivata ai 2 euro al litro, lì costa circa 1,4 euro al litro. Ed il bello è che per gli islandesi anche un prezzo del genere è troppo elevato e per questo prendono l’auto il meno possibile. Se ci fosse da noi un prezzo del genere vedremmo macchine sfrecciare per le strade a tutte le ore ed ingorghi interminabili ancor più di oggi.

Per questo motivo, ma anche per la conformazione del territorio poco ospitale, il 75% della popolazione vive dentro o intorno alla Capitale Reykjavik, in modo che possano avere bisogno ancor meno delle auto. E nonostante il prezzo basso della benzina, il numero di auto elettriche venduto in Islanda lo scorso anno è stato circa 20 volte in meno di quelle vendute in Italia, a fronte di una popolazione di 200 volte inferiore.

[Fonte: Treehugger]

Photo Credits | Getty Images

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