Energia solare, inventato pannello che funziona di notte

di Redazione 2

Può sembrare una contraddizione, ma a quanto pare potrebbe un giorno funzionare: è stato inventato un pannello solare che funziona anche senza il sole. Non un qualsiasi pannello, ma in particolare quello prodotto dall’Idaho National Laboratory da Steven Novack che finalmente è riuscito a superare l’ultimo ostacolo per questo tipo di energia: il fatto che di notte i pannelli solari non producono energia.

Questo scoglio potrebbe essere superato grazie alla banda ad infrarossi emessa dal sole che raggiunge la Terra. Essa viene assorbita dal terreno che di notte la restituisce generando calore. Questo fenomeno, come una sorta di ping pong, permette di mantenere la banda ad infrarossi sul suolo in quanto, una volta liberata dal terreno, sale verso l’atmosfera, ma le nuvole ne respingono una parte, re-inviandola a terra.

Il sistema di Novack si basa su alcune microantenne di 700 nanometri (ogni nanometro è un milionesimo di metro), sintonizzate sulla lunghezza d’onda degli infrarossi ed in grado di raccoglierne l’84%. Se connesso ad un pannello solare, questo sistema sarà in grado di far salire il suo grado di efficienza al 46%, più del doppio dell’attuale capacità (intorno al 20%), in pratica aumentando la capacità di produrre energia, con il vantaggio di poterla ricavare anche durante la notte.

Purtroppo, come tutte le grandi invenzioni, per poter funzionare nelle case e diventare commercializzabile ha bisogno di essere perfezionata, e per farlo sono molte le università coinvolte nel progetto. Ad esempio l’Università di Manchester e quella di Boulder (Colorado) si stanno occupando di trovare un modo per tradurre le frequenze prodotte dal pannello di Novack, troppo alte per la corrente alternata, in corrente continua per uso domestico; il MIT di Boston sta studiando dei materiali più economici e maggiormente disponibili per la produzione su larga scala che abbia costi abbordabili; l’Università di Copenaghen invece si occupa di migliorarne ulteriormente l’efficienza grazie a nanotubuli in gallio e arsenico. Insomma, il mondo scientifico è in movimento per un obiettivo comune, dare alla luce la fonte energetica più rivoluzionaria della storia: l’energia solare che funziona di notte.

[Fonte: Corriere della Sera]

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