Entrano in commercio anche i primi camion elettrici

di Redazione Commenta

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Come riportato dal The Kansas City Star:

Smith Electric Vehicles è in procinto di avviare la costruzione di carrelli elettrici a luglio in un impianto vicino al Kansas City International Airport. La società punta a trovare una domanda sufficiente per lo sviluppo del mercato elettrico ideale per i camion.

I veicoli elettrici Smiths sono costosi, ma sono i migliori dal punto di vista ecologico perché hanno costi per i carburanti molto più bassi rispetto a tutti gli altri tipi di camion, che essi siano a gas, a gasolio, ma anche rispetto agli ibridi.

La Smith Electric ha affermato di aver costruito, e di voler immettere sul mercato, i primi veicoli ad emissione zero così pesanti come i camion, i mezzi di trasporto più inquinanti al mondo. Frito-Lay Nord America, una divisione di PepsiCo che ha sede a Plano, Texas, e la Gas Electric Company, con sede a San Francisco, in California, hanno firmato l’accordo per sostituire i loro camion con quelli puliti della Smiths. Una mossa che considerare ecologica è poco. Ma se un costruttore europeo (o magari italiano) volesse entrare nel mercato dei camion ecologici, come dovrebbe regolarsi sul proprio prodotto? Dopo il salto vedremo come.

Queste sono le caratteristiche che sono destinate a “sfondare” nel mercato americano, e perché no, anche in Europa. Il camion della Smith è elettrico, con un motore da 120 kw asicrono. Raggiunge una velocità massima di circa 80 km/h, e con un pieno è capace di effettuare fino a 160 km. Questo tutto con il carico massimo, che è di circa 7 tonnellate, che si vanno ad aggiungere alle 7,3 o 11,7 del veicolo, a seconda del modello.

La batteria è al litio con ioni di ferro fosfato, ed ha una sorta di caricabatterie simile a quello del telefonino, che completa la ricarica in circa 6-8 ore. In effetti questo è forse il punto debole del camion elettrico, che per percorrere lunghe distanze ha bisogno di molte ore. Questo veicolo però è maggiormente indicato nelle brevi distanze, in cui spesso l’inquinamento è anche maggiore perché spesso significa viaggiare in città dove i consumi aumentano. Con questo le emissioni si riducono a zero, e poi non è detto che non si possano ancora migliorare tali prestazioni.

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