Ambiente, in Europa aria troppo inquinata, serve responsabilità

Si torna a parlare di inquinamento e di qualità dell’aria. La Commissione europea ha segnalato in questi giorni alla Corte di Giustizia come alcuni Paesi, tra cui: Italia, Svezia, Portogallo e Slovenia, sono da mettere sotto osservazione per il loro piano inefficiente sulle polveri sottili. Lo scopo è quello di stimolare strategie e programmi di intervento ai fini degli obiettivi europei.

La scelta della Commissione europea di dedicare l’anno 2013 all’aria per promuovere azioni ed elargire fondi a favore di investimenti per ridurre le emissioni di CO2 non basta. Serve fare di più e serve da parte dei governi, serve una maggiore responsabilità. Un modo per dare inizio ad una diversa politica sul clima potrebbe basarsi sulla vendita delle quote di CO2, la cui vendita è tra le più vantaggiose al momento. Il commissario Ue per i cambiamenti climatici, Connie Hedergaard spiega

In un giorno in cui il prezzo del carbonio è sceso anche sotto i tre euro deve essere chiaro a tutti che quando la Commissione aveva avvertito che il Mercato europeo delle emissioni (Ets) sarebbe potuto cadere in modo drammatico, non era un falso allarme ma una possibilità reale. Questo non è il momento di mettere da parte la proposta di rinviare la messa all’asta di un lotto di quote di CO2

Questa, prosegue il commissario Ue

dovrebbe essere l’ultima chiamata sia per i governi che per il Parlamento europeo ad agire in modo responsabile e dare sostegno al rinvio dell’asta di una parte di quote.

Per migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’inquinamento e raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione, gli Stati membri di devono fare carico di piani di intervento mirati e applicare le leggi europee introdotte già a partire dal 2005. Il danno alla salute dei cittadini e alla qualità della vita stessa deve essere una priorità.

[Fonte: Ansa]

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