Fonti rinnovabili e nuovi edifici: battuta d’arresto in Italia per la green economy

di Redazione 2

green-economyI Comitati di indirizzo di ben sedici Associazioni ambientaliste e del settore delle rinnovabili hanno  scritto ed inviato una lettera a Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati, ed agli Onorevoli della Camera dei Deputati. Trattasi, nello specifico, del Wwf, Legambiente, Kyoto Club, Aiel, Anest, Fiper, Greenpeace Italia, Ises Italia, Assosolare, Aper, Anev, Gifi, Federpern, Itabia, Gses e Assolterm. I Comitati di indirizzo di queste Associazioni, infatti, hanno appreso con stupore quanto contenuto nel Decreto Legge 194/2009, il cosiddetto “Decreto Milleproroghe“; in mezzo alle tante proroghe, infatti, c’è la proroga, approvata in Aula al Senato, relativa all’introduzione nei regolamenti edilizi dei Comuni italiani dell’obbligo di realizzare i nuovi edifici attraverso i processi di integrazione e di utilizzo delle energie rinnovabili.

L’entrata in vigore dell’obbligo, infatti, viene spostata dall’1 gennaio 2010 all’1 gennaio 2011 con tutto quel che ne consegue per lo sviluppo e l’espansione nel nostro Paese di un settore chiave ed essenziale per il conseguimento dei target sull’abbattimento delle emissioni, come quello della cosiddetta “green economy“. Non a caso, i Comitati di indirizzo delle sedici Associazioni ambientaliste e delle energie rinnovabili ritengono che tale proroga danneggi il nostro Paese; il danno nello specifico, non va ricercato o quantificato necessariamente con le sanzioni in sede Ue alle quali l’Italia può andare incontro, ma alla battuta d’arresto che così rischia di dover subire la crescita di un’economia sociale e sostenibile che solo la green economy e le fonti rinnovabili possono dare.

L’obiettivo in Italia, entro il 2020, è infatti quello di creare come minimo 250 mila posti di lavoro nel comparto sia in termini diretti, sia di indotto, a fronte di un apporto dell’1,5% sul prodotto interno lordo nazionale. Di conseguenza, rivolgendosi al Presidente Fini ed agli Onorevoli della Camera, le Associazioni chiedono e si auspicano che l’obbligo dell’utilizzo delle energie rinnovabili in edilizia venga ripristinato a partire dall’1 gennaio 2010.

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