Foreste a rotoli, la guida di Greenpeace ai prodotti di carta amici degli alberi

di Redazione 4

Scegliere le marche di tovaglioli, di fazzoletti di carta e di carta igienica amiche degli alberi, sarà più facile grazie alla guida stilata da Greenpeace dal titolo che è tutto un programma: Foreste a rotoli. L’uscita del manuale del buon acquirente di carta, è stata accompagnata dalla diffusione in rete del video Deforestation nightmare, con protagonista l’attrice Barbata Tabita, celebre personaggio della serie tv di Canale 5, I Cesaroni.

Tra i parametri scelti dall’associazione ambientalista per valutare l’impatto delle aziende figuravano l’utilizzo di alte percentuali di fibra riciclata o certificata FSC (Forest Stewardship Council) e lo sbiancamento ottenuto senza impiegare composti a base di cloro. Ma vediamo quali sono, tra le 30 aziende e i 200 prodotti esaminati, quelli che non mandano a rotoli le foreste.

Per la carta igienica in cima alla classifica dei virtuosi troviamo Coop Vivi Verde; Grazie Lucart; AS (Schlecker); Carrefour Ecoplanet; Esselunga Riciclata Ecolabel; Coop; Esselunga Ecolabel.

Per i fazzoletti di carta rispettano le foreste Coop Vivi Verde; Grazie Lucart; Carrefour Ecoplanet; Coop; Rilanja Veline (Schlecker); Esselunga Mini&Regular.

Per i tovaglioli: Coop Vivi Verde; Grazie Lucart; Coop.

Per gli asciugatutto: Coop Vivi Verde; Grazie Lucart; Esselunga Riciclata Ecolabel; AS (Schlecker); Coop.

Da sottolineare che Greenpeace ha realizzato questa guida, che potrete scaricare anche in versione tascabile dal sito dell’associazione, inviando alle aziende dei questionari e raccogliendo informazioni sulle etichette dei prodotti. Molte aziende non hanno risposto alle domande degli attivisti, finendo pertanto non classificati nella lista nera del chi tace acconsente. Spiegano da Greenpeace che i suddetti produttori

non sono classificabili. Nonostante le molteplici richieste i produttori di questi marchi non hanno mai risposto a Greenpeace dimostrandosi poco trasparenti e responsabili.

Chiara Campione, responsabile della campagna foreste di Greenpeace Italia, spiega che

Le etichette dei prodotti che abbiamo valutato sono molto spesso fuorvianti. Denominazioni come: ecologico, eco, green fioriscono su prodotti che invece non contengono affatto fibre riciclate o certificate FSC o ne contengono bassissime percentuali. In tutti questi casi c’è poco green e molto greenwashing.

Per conoscere l’elenco completo dei prodotti meno virtuosi, quelli che per Greenpeace bisognerebbe non comprare e boicottare, visitate le sezioni dedicate ai diversi prodotti e marchi esaminati sul sito ufficiale dell’associazione ambientalista.

[Fonte: Greenpeace Italia]

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