Fotovoltaico, le celle 3D incrementano 20 volte la produzione energetica

di Redazione 1

Da qualche tempo la ricerca nell’energia solare ha fatto “partorire” a molti scienziati l’idea di un pannello 3D che possa incrementare la produzione energetica. L’idea era però rimasta sulla carta per un bel pezzo, finché una ricerca dell’MIT di Boston non l’ha analizzato ed ha individuato potenzialità incredibili. Secondo i ricercatori americani impilare diversi moduli realizzati in forma di cubi o come semplici torri tridimensionali potrebbe aumentare di 20 volte la produzione energetica solare.

Questo calcolo è piuttosto approssimativo, e tiene conto di una stessa area di base tra un pannello tradizionale ed uno 3D. Infatti secondo i loro calcoli le variabili da analizzare sarebbero tante, ma in ogni caso, anche nella peggiore delle condizioni, la produzione di energia dovrebbe almeno raddoppiare, per aumentare sempre più fino alle citate 20 volte.

Questa strategia aumenta la resa perché le superfici verticali permettono di catturare la luce solare anche quando il sole è più vicino all’orizzonte durante la mattina, durante le ore serali ed anche d’inverno o quando la luce solare è parzialmente ostruita dalle ombre o dalla copertura nuvolosa. Attraverso simulazioni effettuate con complicati algoritmi informatici, i ricercatori hanno notato che l’effetto positivo lo si può avere anche a diverse latitudini, in tutte le stagioni e condizioni metereologiche. Infine sono passati alla sperimentazione vera e propria.

Hanno così realizzato tre diversi modelli di pannello tridimensionale, due con diverse composizioni di cubi ed uno a forma di torre, e poi li hanno installati sul tetto del laboratorio e fatto rilevazioni per alcune settimane. Dai risultati è emerso che tutte le tre tipologie hanno fornito ottimi risultati, sicuramente migliori di quello di un normale pannello in 2D, con una leggera preferenza per la modalità a torre rispetto alle altre due. Secondo i ricercatori però queste costruzioni sono più complesse e potrebbero costare di più, ma il vantaggio, oltre al fatto di produrre più energia, è anche che questa forma permette di produrre energia in modo più uniforme, in modo da renderla maggiormente controllabile e dunque integrarla meglio nella rete elettrica.

[Fonte e foto: Treehugger]

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