Gabinetto solare, la nuova trovata di Bill Gates

di Redazione 1

gabinetto solare bill gatesBill Gates è diventato l’uomo più ricco del mondo grazie alla conversione del computer da macchina gigantesca che in pochi potevano permettersi ad un macchinario piccolo che poteva entrare in tutte le case. Ora che ormai il mercato dei computer è sovraffollato, ha deciso di cambiare genere ed ha pensato quale potesse essere la nuova invenzione che può raggiungere chiunque sulla faccia della Terra. E la risposta è stata immediata: la toilette.

Il capo della Microsoft non comincerà a produrre sanitari comuni, ma ipertecnologici, e per farlo ha deciso di darsi alle energie rinnovabili. Più di una. Infatti prima di tutto il sistema farà in modo che gli escrementi umani possano essere riciclati per farli trasformare in energia. Per farlo funzionare non servirà sprecare altra energia proveniente da fonti fossili, ma ci sarà un sistema di energia solare, proveniente da un pannello fotovoltaico, che rompe le feci e l’urina e le lavora, producendo gas idrogeno. A sua volta l’energia di questo gas viene conservata in celle a combustibile che poi serviranno per alimentare il sistema di notte, quando il pannello solare è inservibile, o nei giorni in cui c’è poca luce diffusa.

L’apparecchio che garantirà questo complesso funzionamento è installato ad un metro sotto terra e serve per raccogliere l’acqua recuperata nel processo per riutilizzarla per lo sciacquone. L’idea è molto ecologica (si usa energia rinnovabile per riciclare gli scarti e produrre altra energia rinnovabile), ma purtroppo, come tutte le invenzioni di nuova generazione, sembra essere molto costosa. Molto probabilmente i primi ad utilizzarla saranno i grandi uffici pubblici, ed in alcune parti del mondo come nella ricca Dubai alcune toilette solari esistono già. Vedremo se anche questi gioielli della tecnologia, grazie alla produzione di massa, diventeranno economici e vantaggiosi come lo è stato il personal computer. Dopotutto la firma di Bill Gates è sempre una garanzia.

[Fonte: Treehugger]

Photo Credits | Getty Images

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