Greenpeace: 10 motivi per essere antinucleare

di Redazione 9

nucleare freestyle greenpeace

La battaglia più attuale di Greenpeace in questi ultimi tempi è quella contro il nucleare. Oltre ai manifesti ironici sulla Polverini, candidata del centrodestra alla Regione Lazio, che inneggiano al ritorno al nucleare, le iniziative dell’associazione ambientalista sono state molteplici. Gli attivisti italiani infatti sono andati a protestare in gommone a Venezia, hanno avviato una raccolta firme che ha superato le 40 mila adesioni, e hanno attivato una “Nuclear Hotline“, un numero verde (800.864.884) per lasciare il proprio messaggio contro il nucleare da presentare ai politici candidati alle elezioni.

Oltre a tutto questo, e alla raccolta di firme di personaggi famosi del mondo dello spettacolo (Lello Arena, Bernardo Bertolucci, Andrea Camilleri, Ascanio Celestini, Elio Germano, Beppe Grillo, Sabina Guzzanti, Diego Parassole e Valerio Mastandrea), Greenpeace ha stilato anche i 10 motivi per cui bisogna essere antinucleari. Li troverete dopo il salto.

  1. Il nucleare è molto pericoloso (ricordate Cernobyl? Oltre ai disastri, è indubbio l’aumento dei casi di leucemia nei pressi delle centrali nucleari);
  2. Il nucleare è l’energia più sporca (la spacciano per energia pulita, ma le scorie radioattive sono molto più pericolose della CO2);
  3. E’ la fonte che genera meno occupazione (le centrali rinnovabili producono 10-15 volte il numero dei posti di lavoro del nucleare);
  4. E’ troppo costoso (il costo effettivo sarà il doppio di quello promesso dal Governo, senza considerare i costi dello smaltimento dei rifiuti radioattivi);
  5. Non è necessario (le fonti rinnovabili produrranno al 2020 il triplo dell’energia del nucleare);
  6. E’ una falsa soluzione per il clima (entreranno in azione nel 2020 in Italia, ma per quella data dovremmo già aver abbassato le emissioni);
  7. Non genera indipendenza energetica (diventeremmo dipendenti dall’uranio, visto che non ce n’è in Italia);
  8. E’ una risorsa limitata (l’uranio si esaurirà in poche decine di anni, anche prima del petrolio);
  9. Il nucleare non ha il sostegno dei cittadini (al referendum gli italiani hanno detto di no, e sicuramente se oggi ce ne proponessero un altro, il risultato non cambierebbe);
  10. Più è lontano, minori sono i rischi (non è vero che i pericoli del nucleare ci sono ugualmente perché le centrali francesi sono al confine con l’Italia. Le Alpi sono una importante barriera che, in caso di disastro, limiterebbero molto i danni, lasciando colpire soltanto le zone più vicine alle centrali; se le costruissimo in Italia, non ci sarebbero barriere e verremmo colpiti tutti).

Ancora dubbi sulla liceità del nucleare?

Commenti (9)

  1. Premessa: ancora non una posizione, mi sto documentando sulla produzione di energia elettrica attraverso centrali nucleari visitando i vari siti web che sono pro e contro.
    I miei dubbi visitando i siti contro il nucleare è che ad ognuno dei punti elencanti i motivi per cui bisogna essere antinucleare mancano i riferimenti bibliografici.

    Ad esempio, nel punto 1 di questo sito. quando si dice che “è indubbio” vorrei avere qualche riferimento a ricerche effettuate sull’argomento.
    Così come ai punti 2-3-4-5-6, vorrei avere dei numeri a riguardo, con link diretti ai documenti ufficiali e ricerche scientifiche da cui li si è ottenuti.

    Infine, il punto 9 è chiaramente una argomentazione senza senso! Il referendum è stato fatto nel 1987. Molte delle persone che hanno votato, in questo momento, hanno vissuto pienamente la loro vita. Io avevo 4 anni e di certo non potevo esprimere il mio parere. Così molti che all’epoca non erano maggiorenni o non erano ancora nati. Queste persone, me compreso, adesso hanno il diritto di poter esprimere la propria opinione su un argomentazione che riguarda direttamente il loro futuro. Di conseguenza il nucleare potrebbe con un nuovo referendum fatto in quest’epoca avere il sostegno dei cittadini.

    1. Guarda un po’ cosa scrive la protezione civile http://www.protezionecivile.it/cms/print.php?dir_pk=253&cms_pk=1522
      Ad ogni modo ogni anno in Italia ospitiamo bambini che hanno bisogno di ecografie tiroidee perché sono esposti ad un rischio maggiore di cancro alla tiroide…
      http://www.medicinalive.com/le-eta-della-salute/la-salute-dei-bambini/natale-modena-bambini-chernobyl/
      la causa principale di morte tra i bambini delle aree contaminate, seguita da tumore al polmone e cancro alla vescica…
      i bambini di quell’età non si ammalerebbero di cancro alla tiroide se non ci fossero problemi di contaminazione ambientale…
      i rischi in caso di incidente non sono affatto in discussione nemmeno da parte dei pronucleare, non c’è alcun bisogno di riferimenti bibliografici, la realtà di quanto è accaduto è sotto gli occhi di tutti. Oggi si vogliono convincere i cittadini che il nucleare che costruiremo è sicuro, ma personalità del calibro di Rifkin ci ricordano che il problema col nucleare è che si tratta di un’energia con basse probabilità di incidente, ma ad alto rischio. Ovvero: non succede quasi mai niente di brutto, ma se qualcosa va storto può essere una catastrofe. Come Chernobyl.
      Detto questo sono d’accordo con te, ci vuole un referendum perché non si può decidere su un argomento così cruciale per la vita dei cittadini senza prima consultarli, basti pensare che le Regioni non sono ben disposte ad ospitare le centrali, figuriamoci le scorie. E anche se si mostrassero consenzienti, come potremmo capire se lo fanno perché ci sono garanzie di sicurezza, o piuttosto perché lo Stato inonda di benefits i territori ospitanti? La cosa che più mi preoccupa, personalmente, è la gestione delle scorie in questo Paese… vedendo come vengono gestiti i rifiuti semplici, il dubbio sulle capacità gestionali del materiale radioattivo è più che lecito, non occorrono studi che certifichino l’incapacità di certa classe dirigente… a Crotone hanno costruito persino le scuole sui rifiuti speciali e in Campania la percentuale di leucemie e tumori infantili è alle stelle… perché non investire nelle rinnovabili? Solo perché le pale sarebbero brutte ed antiestetiche? A me non sembra che una centrale nucleare o a carbone s’intoni meglio con il paesaggio… il sole ed il vento non uccidono i cittadini… il nucleare ha già migliaia di vittime alle spalle… ed anche il carbone…

  2. Grazie mille per le informazioni Paola. Sono d’accordo con te. Non mi fiderei affatto della gestione di una centrale nucleare qui in Italia, tenendo conto di come lavora la classe politica italiana. E poi avrei paura di eventuali influenze mafiose. Secondo me, se investimenti devono essere fatti, meglio puntare sull’energia rinnovabile. Magari finanziando dapprima la ricerca, da cui poi si sviluppano le tecnologie necessarie ed il successivo know-how da parte dell’industria. Con la speranza che le conoscenze sviluppate possano poi anche essere esportate all’estero. Io preferirei di gran lunga i generatori eolici ad una centrale nucleare. L’unico dubbio è che servirebbero parchi eolici che ricoprano enormi superfici e che probabilmente incontrerebbero ostilità per il loro impatto ambientale antiestetico. Ma lo stesso varrebbe per la centrale nucleare ed il sito delle scorie.

  3. Grazie delle informazioni Paola. Sono d’accordo con te. Non ho molta fiducia di come verrebbero gestite le centrali nucleari da parte della classe politica italiana. Senza considerare le possibili influenze mafiose. Di gran lunga preferirei che si investisse sulle energie rinnovabili, magari iniziando con finanziamenti alla ricerca ed il successivo sviluppo di tecnologie e know-how da parte dell’industria. Con la speranza che poi queste conoscenze possano anche essere esportate all’estero. L’unico dubbio riguarda l’ostilità che enormi parchi eolici o solari potrebbero incontrare per il loro impatto ambientale antiestetico. Ma questo accadrebbe anche con la decisione di dove porre un eventuale centrale nucleare ed il sito per lo smaltimento delle scorie.

  4. Dimenticate l’enorme quantità d’acqua necessaria per il raffreddamento del reattore, l’Italia e un paese sovrappopolato a grave rischio idrogeologico pieno di siti archeologici e parchi naturali. E la criminalità organizzata che metterà le mani sulla costruzione e sulle scorie, non esistono centrali sicure quelle di terza generazione in Francia provocano sempre piccole fuoriuscite perchè nessuna centrale è a tenuta staga. Tornare indietro scegliendo il male peggiore ipotecando il futuro di chi verrà dopo di noi sarebbe da irresponsabili e criminali, ancora una volta sarà il basso profitto a vincere NOOOO!

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