Il maggior ghiacciaio argentino si sta ritirando. Un’altra conseguenza del riscaldamento globale

di Redazione 4

perito moreno

Ci eravamo occupati qualche giorno fa del distacco di un iceberg al Polo Sud dovuto al riscaldamento globale. Il fenomeno era dovuto ad un innalzamento delle temperature che faceva sciogliere poco per volta la lastra di ghiaccio che teneva unite diverse masse solide o liquide-solidificate.

La stessa cosa sta avvenendo molto più vicino a noi. Il fenomeno dello scioglimento è accaduto in questi ultimi mesi anche in Argentina, quindi già nel mondo civilizzato, e non solo in un posto così lontano che tanto non interessa a nessuno. La zona interessata è il Perito Moreno, uno dei ghiacciai più grandi del mondo, presente nella regione argentina della Patagonia. Questo pezzo di terra rappresenta com’era il nostro pianeta nell’era Quaternaria, e per questo motivo l’Unesco lo ha dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.


42 chilometri cubici di acqua per 14 metri di spessore si sono ritirati quest’anno, facendo perdere un lembo estremo alla Cordigliera. E la cosa grave è che questo fenomeno si è ripetuto per il quinto anno consecutivo.
“Il ritiro del Perito Moreno è solo l’ultimo dei disastri ambientali nel Parque nacional de los glaciares – ha dichiarato Jorge Rabassa, ricercatore argentino del Centro Australe di ricerca scientifica – molti dei piccoli ghiacciai della Cordigliera hanno ormai superato il punto critico. Il loro bacino è tanto piccolo che anche se ci fossero numerose stagioni fredde e precipitazioni abbondanti la neve non potrebbe fermarsi fino a ricreare il ghiacciaio”.

Questo spettacolo naturale ha da sempre attirato i turisti per i continui crolli delle pareti di ghiaccio sul lago, ma tra un pò essi potranno vedere solo dell’acqua dolce che lascia la parete. Il ritiro dei ghiacciai è una cosa normale, dato che con la stagione calda si ritirano, e poi con l’inverno ritornano al loro stato naturale. Ma in questi ultimi anni le temperature, anche delle stagioni più fredde, si sono alzate troppo, e la riduzione temporanea è quasi il doppio del riformarsi del ghiaccio.
Il risultato, secondo Rabassa, potrebbe essere la sparizione dei ghiacciai più piccoli della Patagonia nei prossimi 40 anni.

Commenti (4)

  1. La diffusione ad arte della notizia della rottura del ponte del ghiacciaio del Perito Moreno è una tipica manovra allarmistica che rientra nel mito del riscaldamento globale ed è basata su presupposti privi di fondamento. Se è vero che i ghiacci Antartici stanno aumentando del 10% dal 1980, anche il crollo del ponte del Perito Moreno è un fenomeno che accade regolarmente, tra l’altro quest’anno con temperature più basse e ad un clima più freddo. In passato succedeva ogni quattro anni, ma il fenomeno si interruppe per un periodo di 16 anni fino al 1998. Naturalmente, la causa di questi crolli è la massa di ghiaccio in aumento, e il rapido movimento del ghiacciaio. Ultimamente, il ponte di ghiaccio si rompe ogni due anni, invece di quattro, il che indica che l’avanzamento e’ più veloce che mai. Naturalmente, le temperature non hanno nulla a che vedere con questo, che dipende dalle precipitazioni a monte. Di solito, il ponte si e’ sempre rotto a fine estate (marzo o fine febbraio), ma il fenomeno di questi giorni, capitante in inverno, può essere attribuito solo ad acqua molto più fredda contenuta nella diga che si forma quando la lingua del ghiacciaio raggiunge la terraferma dall’altra parte del lago di San Martin. Approfondimenti sul mio blog:
    Ambientalismo di Razza

  2. è un vero peccato che qst bellezze sitiano scomparendo…ma speriamo che qnt detto nn succeda,oppurrese dovesse succedere…tra + di 40 anni…

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