Un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili, avente una potenza pari ad 1 MW, permette di risparmiare annualmente ben 1.050 tonnellate circa di anidride carbonica (CO2). Ad esempio, sfruttando la fonte inesauribile del vento, si possono realizzare impianti eolici che, a fronte dei soli costi iniziali, permettono di produrre energia praticamente a costo zero.
Questo è quanto ha messo in risalto Uni Land, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel settore delle fonti rinnovabili, in concomitanza con l’annuncio dell’avvio di una joint venture finalizzata a realizzare parchi eolici aventi una potenza complessiva cumulata pari ad oltre 200 MW.
La joint venture, nello specifico, è posseduta al 70% dal gruppo Uni Land, e per il restante 30% da E.ol con l’obiettivo di mantenere la proprietà degli impianti nella fase di produzione di energia pulita. Dal punto di vista prettamente finanziario, il gruppo Uni Land con un comunicato ufficiale ha fatto presente che il finanziamento sarà, per una quota pari all’incirca al 20%, coperto da mezzi propri, mentre per la quota restante si farà ricorso a finanziamenti attraverso il leasing oppure con la formula del project financing.
Il possesso della joint venture al 70%, da parte di Uni Land, avviene attraverso la controllata Uni Wind S.A. a fronte del gruppo E.ol che, in possesso del restante 30%, può disporre attualmente di 168,4 MW di progetti eolici già presentati nelle Regioni Molise e Campania, ma anche di altri 42,9 MW di progetti in corso di presentazione in una mezza dozzina di Comuni della Provincia di Benevento, e per la precisione a Baselice, Castelpagano, Benevento, Fragneto l’Abate, San Giorgio La Molara e Foiano di Val Fortore.
Il Gruppo Uni Land, nel ricordare che i costi per costruire 1 MW di impianti eolici sono pari attualmente a 1,8-2 milioni di euro, stima che tutti i singoli progetti potranno progressivamente passare nella fase esecutiva, ovverosia di avvio dei lavori, nell’arco di un periodo variabile tra i sei ed i ventiquattro mesi.
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