Last minute market, l’Emilia Romagna investe in solidarietà e sostenibilità

di Redazione Commenta

La regione Emilia Romagna ha finanziato con 386 mila euro, dal 2006 al 2013, il Last Minute Market, ottenendo come risultato, nel 2011, 737 mila kg di prodotti alimentari recuperati assieme a 101 mila tra farmaci e parafarmaci, per un valore di oltre 2,8 milioni di euro. Un investimento nella solidarietà e nella sostenibilità ambientale.

L’Emilia Romagna ha investito negli ultimi anni nel Last Minute Market per ridurre gli sprechi alimentari (ma anche di altri beni) tra le famiglie della regione, e i risultati non si sono fatti attendere, con quasi 3 milioni di euro di beni recuperati nel solo 2011.L’assessore regionale al Commercio Maurizio Melucci ha dichiarato in proposito

Il Last Minute Market è una buona prassi da promuovere non solo per la funzione sociale che svolge, aiutando persone che non riuscirebbero ad avere le stesse possibilità di accesso al cibo, ma anche per gli altri effetti che produce, contribuendo a diffondere valori etici, come il contrasto allo spreco alimentare e il migliore utilizzo delle risorse naturali.

120 in tutto le aziende coinvolte nei processi del Last Minute Market in Emilia, tante imprese che hanno deciso di rivalorizzare i propri materiali di spreco rivalorizzando al contempo il proprio rapporto con le persone meno agiate e l’ambiente. Non solo, per quste aziende, ha sottolineato l’assessore Melucci,

si tratta anche di un’occasione per rivedere e migliorare i processi organizzativi interni, produrre meno rifiuti e risparmiare così risorse economiche preziose che possono essere reinvestite per qualificare l’impresa e contenere i prezzi a favore del consumatore finale.

Il Last Minute Market avanza in Emilia Romagna e comincia a mettere radici più in profondità in differenti regioni italiane (tra cui, oltre all’Emilia, il Piemonte). Negli ultimi tempi si è parlato molto dello spreco alimentare che nel nostro paese come in Europa rappresenta circa un terzo di quanto acquistato: ecco un modo per recuperare parte di ciò che viene destinato alla spazzatura.

Photo Credits | Shahram Sharif su Flickr

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