Le energie rinnovabili aumentano i posti di lavoro

di Redazione Commenta

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Pensiamo sempre ai vantaggi delle energie rinnovabili per il nostro ambiente ma una altro grosso vantaggio deriva dal loro utilizzo, che consideriamo invece molto poco; un fantastico effetto “collaterale”.

Sono previsti in Italia, grazie allo sviluppo del settore, 250 mila posti di lavoro divisi fra le principali aziende del nostro paese, Fiat, Poste italiane e Telecom.



L’utilizzo delle nuove energie ha portato la nascita di nuove forme occupazionali nel campo solare e nell’eolico; ai grossi vantaggi per l’ambiente si uniscono quindi nuovi posti di lavoro.

La promessa dell’aumento dei posti di lavoro entro il 2020, arriva direttamente dal presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barros che volendo portare uno sviluppo del 20% nella produzione di fonti di energia rinnovabile, ha prospettato circa un milione di nuovi posti di lavoro.

Visti i grossi problemi occupazionali che colpiscono i cittadini italiani questa è sicuramente una notizia confortante anche se è logico avere perplessità sulla concretezza di queste previsioni.

Dati positivi al riguardo, arrivano dalla Germania dove grazie allo sviluppo delle fonti alternative si sono venuti a creare già oltre 200 mila posti di lavoro.

Numeri confermati anche dal docente presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università degli Studi di Padova, Arturo Lorenzoni che afferma:

“Quello che sono riusciti a fare è impressionante. In Germania – ricorda – nel 2006 le rinnovabili contavano 214mila addetti, con un +36% rispetto al 2004” .I tedeschi credono molto il questo nuovo settore e vi hanno scommesso ormai da diversi anni.


Da parte nostra, il Gruppo imprese fotovoltaiche italiane, nelle tabelle presentate insieme alla Commissione Nazionale energia solare del Ministero dell’Ambiente, prevede un aumento degli impiegati nei prossimi dodici anni che dovrebbe portare ad aumentare il loro numero dagli attuali 3 mila alla quota di 113 mila.

Il maggior numero dei quali verranno occupati nel campo del fotovoltaico e solare.

A questi nuovi numeri se ne aggiungono altri divulgati sempre dall’Anev e che trovano il loro rscontro positivo nelle parole del segretario dell’Associazione nazionale energia del vento, Simone Togni il quale dice: “Oggi il settore conta più o meno 10 mila addetti tenendo conto dell’intera filiera del processo produttivo e gestionale, ma nel 2020, raggiungendo l’obiettivo di 16mila Mw installati, dovrebbe occupare 66mila persone”.

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