Milano, area C: le auto diminuiscono ma il Pm10 resta alto

di Redazione Commenta

Cominciano ad arrivare i primi dati sul provvedimento voluto dal sindaco Pisapia che ha messo a pagamento l’ingresso in auto nell’area C di Milano per tutti, residenti compresi. E purtroppo, almeno dal punto di vista dell’inquinamento, non sono incoraggianti. Il Pm10, il principale antagonista della salute pubblica nelle città così congestionate, è rimasto alto. E’ vero che il provvedimento è entrato in vigore solo da pochi giorni, ma chi vi si opponeva ora ha l’opportunità di gridare allo scandalo dell’inutilità.

Il livello consentito per legge di particolato è di 50 microgrammi per metro cubo, mentre le due centraline dell’area C hanno registrato rispettivamente 106 e 108 microgrammi. Più del doppio, il che fa pensare che o l’operazione è stata inutile, oppure che ci vuole molto tempo finché abbia degli effetti. Qualche risultato però lo si è ottenuto. Infatti sono aumentati gli ingressi nella metropolitana, con un incremento di 6 mila persone rispetto allo stesso giorno della settimana precedente, mentre è boom di iscrizioni al sistema di bike sharing (che si chiama BikeMi) e car scaring (GuidaMi).

In particolare l’incremento dell’utilizzo dei mezzi pubblici ha comportato talmente tanta confusione da rendere necessario l’utilizzo dei cosiddetti “buttadentro”, degli impiegati che si occupavano di agevolare la discesa dalla metro e regolare l’afflusso in entrata. Anche gli autobus hanno registrato un incremento, con le linee 27 e 94 che passano all’interno dell’area che hanno registrato un incremento del 20% di passeggeri.

Nonostante tutto ciò l’inquinamento ancora non è sceso, e così il sindaco Pisapia ha deciso di intraprendere nuove iniziative. Sono stati infatti anticipati i provvedimenti che sarebbero dovuti entrare in vigore dal prossimo ottobre, e cioè da ieri rimarranno bloccati i veicoli inquinanti. Non potranno più circolare nell’Area C i veicoli Euro 0 a benzina ed Euro 0, 1 e 2 diesel non dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato allo scarico, e poi tutti i ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli Euro 0 e 1. Sarà sufficiente? Lo vedremo tra una settimana circa.

[Fonte: Corriere della Sera]

Photo Credits | Getty Images

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