Moria di tortore a Faenza, accertata presenza di un virus

di Redazione 2

Scie chimiche? Presagio di sventura? Avvelenamento? Alieni? Fuochi d’artificio? Grandine? Aviaria? Fine del mondo? Suicidio di massa? Inversione del campo magnetico terrestre? Tante le ipotesi, più o meno verosimili, formulate nei giorni scorsi, da addetti ai lavori e non, in seguito alla misteriosa moria di animali di diverse specie, registrata in diverse aree del mondo.

Ebbene, scriviamo per aggiornarvi sul caso delle tortore morte a Faenza, ottocento esemplari stramazzati al suolo intorno alla zona industriale della cittadina, facendo sospettare agli esperti un’intossicazione alimentare dovuta all’ingestione di residuati della distillazione, prevalentemente semi di vinacciolo trattati. La Forestale in queste ultime ore ha diffuso una nota in cui comunica i primi risultati degli esami effettuati sui campioni di carcasse raccolti, eseguiti presso i laboratori dell’Izler, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna.

Si apprende che ad uccidere le tortore non è stato un batterio. Dal quadro virologico si registra piuttosto la presenza di un virus. Gli esperti sono cauti e non traggono ancora conclusioni, perché per capire se è davvero questa la causa della moria, o se si tratta soltanto di una concausa, bisognerà attendere l’indice di patogenicità.
Ma di che virus si tratta? Ed è pericoloso per l’uomo o per i nostri animali domestici? I tecnici rassicurano. Niente virus mutanti e misteriose patologie non meglio identificate. Si tratta di una forma virale tipica dei colombiformi, un virus paramyxovirus aviare, non rischioso per l’uomo, né per altri animali, fauna selvatica inclusa.
Gli esami di natura batteriologica, si legge nella nota, hanno invece dato esito negativo.
Spiega la Forestale che

Per capire se questa presenza di virus potrebbe essere causa o concausa o quanto può avere inciso nel decesso dei volatili deve essere atteso l’indice di patogenicità di cui si sta interessando l’Istituto Zooprofilattico di Padova. Per ciò che riguarda gli altri esami, quelli chimici, bisognerà aspettare ancora qualche altro giorno.

Continueremo a tenervi aggiornati.

Commenti (2)

  1. Non crediamo a tutto quello che vogliono farci credere.

    Sui virus c’è ancora troppa confusione:

    http://www.mednat.org/cure_natur/pasteur.htm

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