Nucleare, nel 2016 la Russia inaugurerà la prima centrale marina

di Redazione Commenta

nucleareTorniamo a parlare di nucleare dopo la nuova, inquietante perdita radioattiva a Fukushima che fatto schizzare i valori alle stelle e per la quale non è stata ancora trovata una spiegazione, e lo facciamo per parlare della prima centrale nucleare marina del mondo, la Akademik Lomonosov. La Russia intende inaugurarla nel 2016.

Mentre ancora ci si sconcerta per la centrale di Fukushima, dove la situazione è tutt’altro che sotto controllo, come dimostra l’ultima impennata dei valori radioattivi, la Russia annuncia la Akademik Lomonosov, la prima centrale nucleare marina del mondo. La centrale nucleare in questione dovrebbe prendere il largo e cominciare a galleggiare sul mare nel 2016, e sarà fornita di due reattori nucleari KLT-40 appositamente modificati.

La centrale nucleare galleggiante Akademik Lomonosov si stima che sarà in grado di fornire energia a circa 200 mila russi. Come di consueto, la centrale dovrà essere ritenuta in regola dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica, che a tempo debito procederà con i dovuti controlli. Questa Akademik Lomonosov sembra che non resterà un caso isolato: la Russia si dice intenzionata a costruire nuove centrali nucleari galleggianti, e l’Argentina e la Cina, dal canto loro, si sono già dimostrate interessate a questo genere di soluzione.

Ma sarà sicura questa centrale nucleare galleggiante? Be’ finora abbiamo solo le dichiarazioni dei diretti interessati, che puntualmente si dimostrano estremamente convinti della bontà del progetto:  a detta della società costruttrice la Akademik Lomonosov è progettata per resistere a eventi climatici estremi, maremoti, scontri con altre grandi navi, il tutto senza che i reattori ne risultino danneggiati.

Purtroppo, la storia ci insegna che le sicurezze degli uomini non sempre si dimostrano ben fondate. Dal nostro punto di vista, non possiamo che registrare con un certo sconforto il fatto che non solo molte super potenze non vogliano rinunciare all’atomo, ma che per esso sono pronte a investire e a testare nuove possibilità e soluzioni.

Photo Credit | Thinkstock

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