Nucleare Fukushima, licenziamento per gli alti dirigenti

di Redazione Commenta

Se in Italia il nucleare è argomento di discussione e di confronto solo nei giorni precedenti il referendum abrogativo, in Giappone l’atomo non va in vacanza neppure la settimana prima di Ferragosto e dalla centrale di Fukushima giungono delle nuove. I tre alti funzionari responsabili del piano energetico nazionale stanno per essere licenziati dal primo ministro Naoto Kan che si occupa della politica energetica in Giappone perché non hanno potuto evitare la crisi nucleare seguita allo tsunami. Il ministro Banri Kaieda ha annunciato le sue dimissioni per gli errori commessi nell’emergenza nucleare. Sono passati crca 5 mesi dal giorno in cui la centrale di Fukushima ha tenuto tutto il mondo con il fiato sospeso, ma i responsabili pagano ancora.

Nel nostro Paese siamo abituati a lasciare andare le cose: i politici o gli alti funzionari fanno dichiarazioni che poi smentiscono, gli imprenditori si appropriano di denaro che poi non restituiranno…in Giappone è diverso: nonostante la centrale di Fukushima fosse una delle più moderne e funzionali al mondo, in grado di supportare il terremoto dell’11 marzo ma non lo tsunami, chi poteva evitare il disastro nucleare lascerà il governo del Paese per cedere il posto ad una persona più capace, più accorta e attenta per il bene dei suoi cittadini. L’alto grado di rispetto e di civiltà del Giappone, dovrebbe far riflettere.

Il principale funzionario del ministero del Commercio, il capo dell’Autorità per la sicurezza nucleare e il capo dell’Agenzia per le risorse naturali e l’energia, che rischiano il licenziamento sono accusati di aver influenzato l’opinione pubblica sollecitando dei dipendenti ad intervenire in un forum pubblico per schierarsi a favore dell’energia nucleare. Immaginate se anche in Italia prima dei referendum, ad esempio, circolassero slogan o spot ingannevoli in favore del nucleare e che poi si scoprisse che non erano del tutto realistici, ma solo fuorvianti per influenzare il voto…cosa accadrebbe?!

[Fonte: Reuters Italia; AGI News]

 

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