Nuovi dati sulla desertificazione, persi 23 ettari al minuto

di Redazione Commenta

Nuovi dati sul problema della desertificazione e la necessità di nuove misure per proteggere il suolo giungono dagli esperti del Global Soil Forum, una rete comporta da scienziati e rappresentanti istituzionali: 23 ettari di terreno vengono persi ogni minuto, sulla superficie della Terra.

Il deserto, l’impoverimento e la degradazione dei terreni, l’urbanizzazione: fattori che incidono gravemente sulla perdita di terreni coltivabili nel mondo. Il problema della desertificazione continua ad allarmare scienziati, ecologisti, governi e cittadini comuni in ogni angolo del globo, e a ragione, stando agli ultimi dati presentati dagli esperti del Global Soil Forum al termine della Global Soil Week tenutasi a Berlino. Al mondo 23 ettari di terreno fertile e coltivabile vanno persi ogni minuto che passa, per l’incedere del deserto, una superficie che, hanno ricordato gli scienziati, è pari a 33 campi da calcio regolamentari. E non ci si trova davanti solo al problema dell’avanzare del deserto: 5,5 ettari terreno fertile vengono perso ogni minuto a causa di cementificazione e urbanizzazione, mentre altri 10 ettari ogni minuto perdono il loro potenziale raggiungendo un tale grado di impoverimento da risultare ormai sterili. Stiamo parlando quindi di un problema davvero macroscopico, su cui occorre concentrare maggiori energie in futuro per tentare di arginare da un lato l’avanzata del deserto e dall’altro l’eccessiva urbanizzazione e l’isterilimento delle superfici potenzialmente coltivabili. Il 90% del cibo prodotto dipende dal terreno: in un mondo che di cibo avrà sempre più bisogno, la protezione del suolo è una priorità strategica globale.

Klaus Topfer, dell’Institute for Advanced Sustainability Studies (IASS) di Potsdam si è espresso di recente in merito al problema:

Senza suoli fertili la sicurezza alimentare, la diminuzione della povertà e la mitigazione dei cambiamenti climatici non possono essere raggiunte la Global Soil Week è un’occasione per chiedere a politici, manager e alla società civile di indicare la protezione del suolo come una priorità da subito.

Photo Credits | inyucho su Flickr

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