Non si trivella più, Obama sospende le perforazioni petrolifere ordinate da Bush

di Redazione Commenta

Obama è stato eletto in un momento non certo propizio per l’economia americana, ma è il mondo intero che sta vivendo una crisi finanziaria che non ha precedenti negli ultimi decenni. Governare in questo difficile frangente e portare avanti il cambiamento tanto dibattuto in campagna elettorale si rivelerà un’operazione ancora più ardua del previsto. Ma Obama non vuole certo rinunciare a mantenere le sue promesse e i suoi piani, soprattutto il Green New Deal, proseguono celermente, come un modo per salvare al contempo l’economia, creando nuovi posti verdi, e il mondo, diminuendo le emissioni di gas serra di una delle potenze più inquinanti, gli Stati Uniti.

La strada per raggiungere i risultati prefissatisi passa per il potenziamento delle energie rinnovabili, a discapito del petrolio, così tanto venerato, quasi religiosamente, da Bush. Il primo passo dell’amministrazione Obama contro l’egemonia petrolifera, è stato quello di sospendere uno dei progetti voluti dal vecchio presidente: la trivellazione di nuovi pozzi petroliferi nelle coste statunitensi di Atlantico e Pacifico.

Si tratta di un rinvio di sei mesi, voluto da Obama per prendere tempo e riflettere, tramite studi e sopralluoghi di esperti, sul da farsi. Bush ha infatti da sempre privilegiato le perforazioni petrolifere sulle coste a discapito di progetti di energia rinnovabile, l’eolico offshore ad esempio. Ad annunciare la sospensione del piano di trivellazioni è stato il ministro dell’Interno, Ken Salazar, che riferendosi a Bush ha sottolineato come l’ex presidente degli Usa abbia addirittura silurato le energie rinnovabili, a tutto vantaggio del petrolio. E non fatichiamo a capire perchè, dal momento che le sue decisioni erano direttamente influenzate dalle lobby dell’oro nero.

Inoltre, sempre secondo quanto dichiarato da Salazar, pare che i dati a disposizione degli esperti per quanto riguarda le trivellazioni nell’area dell’Atlantico non siano affatto aggiornati. Occorre più tempo per stabilire se si può procedere a scavare nuovi pozzi o meno, un tempo che speriamo sia utile a sospendere le ennesime perforazioni, optando per un potenziamento energetico che punti principalmente sulle energie rinnovabili.

[Fonte: Ansa]

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