OGM, per rintracciarli nasce Biosafety scanner, la mappa della biosicurezza alimentare

di Redazione 9

E’ stata messa a punto una mappatura degli Ogm per monitorare costantemente e in tempo reale il livello di rischio di contaminazione da Organismi geneticamente modificati delle colture e dei prodotti agroalimentari su territorio italiano.

La mappa della biosicurezza alimentare, chiamata Biosafety scanner, è un software realizzato dalla Fondazione Diritti Genetici, un autorevole organismo di comunicazione e ricerca sulle biotecnologie, con grande attenzione alle implicazioni ambientali e sociali. Il programma di mappatura agroalimentare è stato finanziato dal Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare italiano.

Con il software di mappatura agroalimentare Biosafety scanner sarà possibile rintracciare l’origine genetica della coltura proveniente da un determinato Paese, e comprendere il rischio di contaminazione della medesima da Ogm. La mappa della biosicurezza alimentare potrà far sapere a enti di controllo e di tutela ambientale pubblici e privati, alle istituzioni, alle società di certificazione, ma anche agli importatori di sementi e prodotti agroalimentari, alle associazioni ambientaliste e ai consumatori, se la coltura importata ha un determinato rischio di contaminazione.

Conoscere il livello di contaminazione da Organismi geneticamente modificati espresso in livello basso, medio, o alto, è necessario per avere precise informazioni sulla coltura e sui prodotti derivati, laddove le normative vigenti non riescono ad arrivare. Le normative comunitarie e internazionali già attuano controlli e verifiche sui prodotti agroalimentari attraverso la tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti, ma la difformità delle leggi sugli Ogm all’interno del mercato agroalimentare mondiale necessita di ulteriori controlli e verifiche. Ce lo spiega Francesco Pazzi, coordinatore del progetto Biosafety scanner

Oggi la presenza di un mercato ormai globalizzato e di contesti normativi sul transgenico così diversi da Paese a Paese, rende necessaria l’adozione di strumenti capaci di affrontare questa complessità con la massima trasparenza e di supportare le autorità di controllo e di vigilanza sugli Ogm nelle loro attività.

[Fonte: Biosafety scanner]
[Foto: conipiediperterra]

Commenti (9)

  1. Resta solo da chiedersi se servivano proprio dei soldi pubblici per realizzare un software che serve più a fini politici più che pratici.

    http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2011/01/biosafety-scanner-mario-capanna-e-la.html

    1. Ho letto il tuo articolo, molto interessante… sugli OGM credo non andrebbero demonizzati a priori, potrebbero risolvere numerosi problemi, tra cui anche creare piante più resistenti al cambiamento climatico e aiutare l’economia dei Paesi sottosviluppati a far fronte alle carestie e alla fame… il golden rice ad esempio http://www.ecologiae.com/golden-rice-un-ogm-contro-la-fame-nel-mondo/2770/
      nel nostro Paese invece continuo a pensare che probabilmente potremmo farne a meno. Il fatto che i rischi degli OGM non siano stati provati non vuole dire che non esistano e finché c’è l’agricoltura biologica perché rischiare? Tu sei nel settore delle biotecnologie? Cosa puoi dirci a riguardo?

  2. L’articolo linkato dal commento precedente parte da una posizione ideologica e non analizza a fondo il software, che ha ben diverse potenzialità e fini rispetto a quelli descritti. Potete vedere voi stessi la bontà del lavoro svolto, visitando il sito http://www.biosafetyscanner.org/login.php

    1. grazie Hernandez per averci espresso la tua posizione…

  3. @ hernandez:
    Caro hernandez, è giusto che ciascuno difenda il proprio lavoro. Meno giusto dare agli altri prerogative che sono proprie.

    Nell’attesa che tu riesca a trovare il tempo e le parole per rispondere alle domande che ti abbiamo rivolto in calce al nostro post, vorremmo farti notare anche in questa sede che coloro che hanno fatto un “lavoro” ideologico non siamo certo noi, ma piuttosto chi vorrebbe far passare l’idea che il “software” che avete sviluppato ci renda in qualche modo (non ancora bene chiaro) più biosicuri (come si evince anche dal titolo di questa news). Non è così.

    Gli OGM sono sì legati alla “Biosicurezza”, ma, sebbene molto chiacchierati, sono uno dei problemi meno importanti in tema di “Biosicurezza”. Cioè, tanto per capirci, H1N1 è un problema di biosicurezza. Salmonella typhimurium è un problema di biosicurezza. Il gambero rosso è un problema di biosicurezza. La robinia è un problema di biosicurezza.

    Gli OGM NON sono un problema di Biosicurezza, ma per PRECAUZIONE li si considerano come tale.

    Speriamo ora sia più chiaro quanto misleading sia una mappa che associa il livello di biosicurezza di un paese alla sua normativa sugli OGM e alle sue superfici coltivate con essi.

    Apprezziamo comunque che tu abbia invitato a visitare il vostro sito. Siamo certi che la gente rimarrà entusiasta nel guardare il lavoro che avete fatto. Certo, poi la maggior parte penserà: “fico, and so what?”… una minoranza invece si sentirà effettivamente più sicura. Si chiama effetto placebo.

  4. @ Paola Pagliaro:
    Come risposta generale direi che, innanzitutto, nel nostro paese non solo non potremmo farne a meno, ma anzi, non ne possiamo già più fare a meno.
    http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2010/10/mangimi-dop-rigorosamente-ogm-e.html

    Sui rischi mi verrebbe da dire che ciò che affermi è comprensibile, ma purtroppo non applicabile (nè applicato) nella realtà. Ti faccio degli esempi.
    I cellulari siamo sicuri non facciano male? I coltelli? Le nuove varietà di mais, soia, colza, cipolla, sedano (non ogm) immesse sul mercato ogni anno?
    http://yarchive.net/env/toxic_celery.html (giusto per fare un esempio)

    Eppure tutte queste cose vengono ugualmente messe sul mercato senza che nessuno le abbia testate per la sicurezza preventivamente. Per gli OGM abbiamo deciso di usare un approccio precauzionale (non ci sono rischi “diversi” da quelli delle colture convenzionali, ma siccome sai mai che…) per cui, a differenza delle varietà convenzionali vogliamo testare la loro sicurezza prima. Già questo fatto li rende molto più sicuri delle varietà convenzionali. E più evidenze si raccolgono e più vi sono conferme di questo.
    http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2010/02/allergizziamoci.html

    Per quanto riguarda il biologico. A mio avviso occorrerebbe un approccio più scientifico anche ai suoi benefici.
    http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2010/10/il-biologico-e-piu-sano-o-forse-no-chi.html

    Ciao

  5. Sì certo, diamo un’occhiata al sito anonimo degli autoproclamatisi “biotecnologi” , i nostri sostenitori a oltranza di OGM e nucleare si spendono in questi giorni in un’accorata quanto mai infelice nei tempi difesa del nucleare usando argomenti simili a quelli che usano abitualmente per sponsorizzare gli OGM.

    Articolo sepolto dagli eventi, come lo sono quelli sugli OGM.

    http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2011/03/litalia-vista-da-fukushima-senza-futuro.html

  6. @ Biotecnologie: Basta Bugie!:
    il problema forse è che non persegue i *** VOSTRI *** fini politici

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