OGM, 59% italiani contrari ad alimenti biotech

di Redazione 6

Secondo i risultati del sondaggio Eurobarometro il 54% degli europei è contrario all’allevamento ed al consumo degli OGM, che ritengono “non buoni per loro e la loro famiglia”, mentre il 21% a favore, ma in Italia i favorevoli salgono addirittura al 30% ed i contrari al 59%. Questo pone l’Italia al secondo posto tra gli stati europei nelle classifiche di gradimento degli OGM, subito dopo l’Olanda, che delle biotecnologie applicate ad agraria e floricoltura ha fatto la sua fortuna. I più accaniti osteggiatori del ricorso agli organismi geneticamente modificati sono i lettoni con l’80% dei contrari, seguono i greci con il 78%, più moderati gli inglesi con un 40% e gli irlandesi con il 39%.

Se l’OGM è sgradito agli europei in casa propria e sulle proprie tavole, sono invece due gli europei su cinque che giustificano, molto di più ne riconoscono l’utilità,  l’uso degli OGM nella risoluzione del problema della fame nei paesi in via di sviluppo.

La maggioranza degli intervistati (58% degli europei e il 55% degli italiani)  ritiene gli alimenti transgenici non sicuri per le generazioni future, mentre per quanto concerne gli effetti degli alimenti biotech sulla salute il 59% degli Europei (63% in Italia) li ritiene potenzialmente pericolosi definendoli “non senza rischio per la salute”.

In effetti alcuni studi dimostrano che gli OGM possono dar luogo ad elevati rischi di allergie (come è accaduto nel caso della soia, nella quale è stato inserito un gene proveniente dalla noce del Brasile, o, più recentemente, con il mais “starlink”, destinato all’alimentazione animale ed entrato, negli USA, anche in prodotti consumati dall’uomo) o intossicazioni che non danno conseguenze gravi a breve ma che possono produrre effetti gravi a distanza di tempo.

Sono in molti a giudicare gli OGM dannosi per l’ambiente ed hanno assolutamente ragione poichè, introducendo nell’ambiente organismi con caratteri genetici importati da altre specie e non  verificati dai meccanismi della selezione naturale, non si è  in grado di prevedere quali conseguenze potranno verificarsi. Ad esempio, è possibile che una pianta modificata si incroci casualmente con piante coltivate o spontanee dello stesso tipo e diffonda un carattere che potrebbe avere gravi conseguenze per la biodiversità, ad esempio la diffusione di una resistenza a un particolare parassita potrà far sì che questa pianta si trovi senza più controllo e diventi infestante.

Se concordate con la necessità di tracciare ed evidenziare, tramite un apposita etichetta, i prodotti derivati da animali alimentati con OGM potete sottoscrivere la petizione indetta dalla Commissione Europea.

[Fonte: Ansa.it]

Commenti (6)

  1. Se vuoi firmare contro gli OGM vai al progetto eMPOWER della Commissione Europea!

    http://www.ep-empower.eu/epetitions/it/OGM/cntrlid/view/petitionID/45.aspx

  2. Il consumo di un OGM può essere paragonato all’utilizzo dei farmaci, certamente la gente non si fa scrupoli a usare i farmaci, anzi, ma si fa problemi nell’utilizzare prodotti geneticamente modificati, ma anche geneticamente controllati, quando un farmaco è la cosa più innaturale di questo mondo.

    1. Hai ragione Stefano,
      io per ora conservo il terrore dei farmaci trasmessomi da mia nonna e cerco di utilizzare rimedi naturali, anche perché poi ad assumere medicine quando non sono davvero necessarie si sviluppa resistenza! Alcune pillole credo siano vere e proprie speculazioni delle case farmaceutiche, tipo quella per il desiderio sessuale femminile, inventano farmaci assurdi pieni di effetti collaterali che superano i benefici!

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