Passo indietro delle rinnovabili in Italia

di Redazione 1

Ma non dovevamo andare avanti? Secondo uno studio del Gestore del servizio elettrico nazionale, in Italia la produzione di energia elettrica proveniente dalle rinnovabili sta diminuendo. E’ quanto si apprende dai dati diffusi sullo studio che va dal 1994 al 2007, che vedono un progressivo aumento di produzione, con alti e bassi, di energia pulita, fino al crollo dello scorso anno.

Sono circa 3000 i gigawattora prodotti in meno nel nostro paese lo scorso anno, e a farne le spese è stato il settore portabandiera della nostra energia pulita, l’idroelettrico, sceso da una produzione oraria di quasi 37 mila gigawatt a 32.800.


A fare da contraltare sono le nuove energie a prendere piede, dalle biomasse (+200 Gwh) all’eolico (+1000) fino al geotermico, più o meno stabile, mentre il solare è ancora a livelli bassissimi, quasi insignificanti. Il punto positivo è che rispetto al 2006 la produzione di energia solare è quasi raddoppiata, ma è solo l’1% dell’energia pulita prodotta oggi. Nel complesso la produzione di energia verde rispetto al totale è passata dal 16,6% del 2006 al 15,7% del 2007, un punto in meno che va nella direzione opposta a quella che ci si era prefissata, e cioè il limite al 20% entro il 2020, secondo le promesse fatte all’Unione Europea.

Il danno più forte per il nostro paese lo ha creato senza dubbio l’effetto serra. Per capire la connessione tra i due fenomeni, basta guardare il calo dell’11% della produzione di energia idroelettrica. Questa diminuzione è dovuta al fatto che le turbine, soprattutto nelle zone alpine, lavorano molto meno rispetto a prima, perchè le precipitazioni si stanno riducendo, e quindi l’efficienza ne risente. Secondo gli esperti questo problema tende a peggiorare, perchè con l’innalzamento delle temperature pioverà sempre meno, e quindi l’energia idroelettrica rischia di ridursi drasticamente nei prossimi anni.

Un dato curioso è vedere che nel lontano 1994 la produzione di energia pulita era maggiore di quella di oggi. Allora ricavavamo la nostra elettricità per il 20,9% da fonti verdi, mentre oggi, dopo numerosi alti e bassi, ci ritroviamo al 15,7%, il punto più basso della nostra storia. Il calo è dovuto anche all’aumento della richiesta di elettricità, ma a questa domanda non corrisponde una offerta adeguata. E dire che in Europa ci sono nazioni come l’Austria che produce la sua energia per il 61,9% da fonti pulite e che continua ad incentivare l’eolico e il fotovoltaico, o la Svezia che produce il 51,3% della sua elettricità quasi esclusivamente grazie alle biomasse. Le nostre speranze ora sono riposte solo sul fotovoltaico, che raddoppiando la sua produzione di anno in anno, potrà fra poco essere la miglior fonte di produzione del “Paese del Sole”.

Commenti (1)

  1. …Dobbiamo Ringraziare Scakkiola Che Punta Sul Nuculare!…

    …Scommessa Persa In Partenza!

    …Intanto Io Mi Installo 20mq Di Pannelli Solari, Poi Si Vedra’!

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