Punteruolo rosso

di Redazione 1

Punteruolo rosso

Il punteruolo rosso della palma, Rhynchophorus ferrugineus (Olivier), è un coleottero curculionide parassita delle palme (maggiormente di Phoenix canariensis) originario dell’Asia meridionale e della Melanesia. Essendo una specie esotica non ha antagonisti naturali, coevoluti con lei, nel Mediterraneo e pertanto ha avuto un azione devastante sulle piante di  palma d’Italia che sono risultate tristemente dimezzate e che, in molti casi restano erette, secche e prive di foglie, come mortiferi totem rovinando il paesaggio ed esercitando una pericolosissima azione di hot spot per la proliferazione del patogeno.

Sono segnalati, nei primi anni Novanta, gravi danni nei palmeti da dattero egiziani e della penisola arabica. Nel 1994 l’insetto è comparso per la prima volta in Europa e precisamente in Spagna. Dal 2005 è segnalato anche in Italia in diverse regioni: Toscana, Sicilia, Campania, Lazio, Puglia.

L’insetto vive all’interno della palma, dove compie tutto il suo ciclo vitale. A maturità la femmina della specie sfarfalla e va a deporre le proprie uova (circa 300) in piccole cavità del tronco o in corrispondenza delle superfici di taglio delle foglie.

Dopo 2-5 giorni dalla ovideposizione nascono le larve che si introducono nella palma e si cibano dei tessuti della stessa. Le larve si spostano all’interno della pianta scavando tunnel e larghe cavità che diventano il luogo ideale per lo sviluppo delle larve che dopo 3 mesi si “impupano” in un contenitore cilindrico formato da strati fibrosi nelle parti più esterne del fusto per poi sfarfallare come adulte dopo un mese ed infestare nuove piante. L’intero ciclo dura circa 4 mesi e nella stessa pianta si sovrappongono più generazioni dell’insetto fino a distruzione della pianta ospite.

Sintomi e danni.

L’attacco dell’insetto è evidenziato dall’anomalo portamento della chioma che si mostra completamente divaricata sino ad assumere l’aspetto ad ombrello aperto nella fase terminale. A quel punto si manifesta la migrazione di massa degli insetti che erano presenti all’interno del fusto.

Rimedi.

I trattamenti chimici hanno scarsissimi risultati perché le larve si insediano profondamente nei tessuti della pianta e divengono difficilmente raggiungibili. Trattasi di impedire preventivamente l’ingresso delle larve e di prestare massima attenzione per individuare precocemente il momento della prima infestazione. Gli interventi di difesa possono sortire qualche risultato solo se attuati con tempestività.

Per prevenire le infestazioni è necessario mantenere le piante nelle migliori condizioni vegetazionali, adottando tutti gli accorgimenti tecnici che permettano di evitare o limitare l’insediamento iniziale del parassita. Tra gli interventi che i proprietari di palme sono abbligati per legge ad attuare vi sono:

  • accurata potatura delle vecchie foglie e delle infiorescenze secche;
  • eliminazione delle guaine fogliari, dei residui organici, ecc.;
  • bruciatura dei residui della potatura;
  • astensione dal taglio delle foglie verdi;
  • copertura e disinfezione delle ferite eventualmente presenti o procurate nelle operazioni di trasporto e/o potatura con mastici, paste insetticide;
  • eliminazione tempestiva delle palme morte (per bruciatura).

[Fonte: agricoltura.regione.campania.it]
[Fonte immagine: [frogservices.it]]

Per approfondire:

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