Quarto Conto Energia: Associazioni si appellano al Presidente Errani

di Redazione 2


Il Governo italiano ha ufficialmente annunciato il dietrofront, probabilmente definitivo, per quel che riguarda il ritorno del nostro Paese al nucleare. Meglio puntare sulle energie rinnovabili, più sicure e di gran lunga più rispettose dell’ambiente, ma in che modo? La domanda è d’obbligo visto che incombe la messa a punto del nuovo Conto Energia, il quarto, che stando all’ultima bozza non piace per nulla alle Associazioni che rappresentano e tutelano gli interessi delle imprese che operano nelle rinnovabili, ed in particolar modo nel fotovoltaico.

E così, nell’ambito di tutta una serie di iniziative che oramai si susseguono da qualche settimana a questa parte, le Associazioni Aper, GIFI, Assosolare e Asso Energie Future, hanno scritto una lettera al Dottor Vasco Errani, il Presidente della Conferenza delle Regioni, affinché la bozza del quarto Conto Energia venga rivista e, quindi, garantisca lo sviluppo della green economy nel nostro Paese.

Le Associazioni Aper, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane (GIFI), Assosolare e Asso Energie Future, nella bozza relativa al Quarto Contro Energia, rilevano almeno cinque forti criticità tali da mettere in serio rischio la prosecuzione dello sviluppo di un settore chiave come quello delle rinnovabili, ancor di più dopo che il Governo italiano ha fatto dietrofront sul nucleare.

Una delle criticità è rappresentata dall’assenza, nella bozza del Quarto Conto Energia, di meccanismi tali da tutelare quelli che per la filiera del fotovoltaico sono i diritti già acquisiti. Inoltre, il regime transitorio 2011-2012, così come è strutturato, rischia di generare a carico delle imprese della filiera degli extra-costi, così come si andrebbe incontro alla mancata finanziabilità degli impianti. In più, come se non bastasse, proprio per il periodo transitorio, secondo le Associazioni Aper, GIFI, Assosolare e Asso Energie Future, le riduzioni tariffarie appaiono eccessive, così come, dal 2013, i meccanismi di riduzione risultano essere complessi e, di conseguenza, vanno semplificati.

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