Raccolta differenziata: gli errori da evitare secondo il Conai

di Redazione 1

Tutti vogliamo aderire alla raccolta differenziata, ma purtroppo la comunicazione in Italia non sempre funziona, e perciò capita spesso che ignari cittadini, pensando di fare del bene nel gettare nella differenziata alcuni rifiuti, sbaglino ed inseriscano materiale sbagliato nel cassonetto. La conseguenza, nel migliore dei casi, è un rallentamento nel processo di riciclo perché dei macchinari sofisticati devono riconoscere e separare i materiali; nel peggiore è che il materiale sbagliato entra nel processo di riciclaggio rovinando il prodotto derivante.

Ma andiamo con ordine. A fornire le linee guida è Walter Facciotto, vicedirettore del Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, che spiega quali sono gli errori più comuni da evitare. Ad esempio nella campana del vetro non vanno inserite materiali di ceramica e pirex. Anche se all’apparenza sembrano simili al vetro, tanto che nemmeno i macchinari li distinguono, essi hanno diverse composizioni, e di conseguenza si fondono a temperature diverse e non si amalgamano bene nel processo di lavorazione dei materiali.

Nella carta invece l’errore più comune è la presenza degli scontrini. Anche se questi sono fatti di carta, in realtà non sono riciclabili, come non lo sono nemmeno la carta termica che contiene solventi, mentre bisogna fare molta attenzione al cartone della pizza. E’ vero che, appunto, è composto da cartone, ma bisogna controllare due aspetti: il primo è che ci sia scritto che è riciclabile, il secondo è che va inserito nel cassonetto della carta completamente pulito. Se infatti lo gettate con dei residui di cibo, questi fermentano ed aumentano il materiale di scarto o abbassano la qualità del materiale recuperato. Inoltre bisogna fare attenzione anche a quegli oggetti che sono composti in parte di carta ed in parte di altri materiali. Questi non vanno inseriti nel cassonetto della carta, ma in quello indifferenziato.

Stesso discorso per la plastica. Ad esempio molti giocattoli, o anche la parte esterna della penna, senza il tubetto dell’inchiostro all’interno, non possono essere riciclati perché composti di tanti materiali diversi che, anche se all’apparenza sembrano plastica, in realtà sono un miscuglio irrecuperabile. Infine il rischio per i metalli è di inserire oggetti che sono composti di metalli diversi, ma anche da plastica o altri materiali come i cellulari o le lampadine. Questi oggetti devono essere smaltiti nelle isole ecologiche di cui è dotata ogni città.

[Fonte: Corriere della Sera]

Photo Credits | Thinkstock

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