Cinquantamila alberi piantati in 30 minuti: nuovo record mondiale

di Redazione 3

Due giorni fa è stata una giornata storica, l’ormai celeberrimo 10/10/10, una data che avrà fatto impazzire gli amanti della cabala e che si verifica una volta ogni 100 anni. Per festeggiare questo evento l’India ha deciso di stabilire un nuovo primato, entrando nel famoso libro dei Guinness World Record per il maggior numero di alberi piantati nel minor tempo possibile. Una sorta di risposta al Pakistan che ha fatto registrare tempo fa il record di più alberi piantati in un solo giorno da una singola persona: 20.101.

Ci sono voluti circa 9.000 volontari per piantare 50.000 alberelli in soli 33 minuti. L’evento ha avuto luogo sul terreno di proprietà del famoso monastero buddista di Hemis nella regione di Ladakh ed è stato sponsorizzato dalla Live to Love Foundation.

A seconda della fonte (il sito Guinness non ha ancora le informazioni precise sull’evento, anche se gli ufficiali erano presenti), 50.300 o 50.033 piantine di salice sono state piantate in 33 minuti e 25 secondi. Questo è sufficiente per battere il precedente record, che apparteneva al Perù che l’ha fatto registrare all’inizio di quest’anno, e che parlava di 27.166 alberi piantati da 8.000 persone in un’ora.

Certo, il regolamento è un po’ confuso, dato che è normale che novemila persone lavorano meglio di ottomila, e forse se si considerasse l’impresa procapite i valori sarebbero più equi. Ma questo è il giudizio insindacabile del Guinness World Record, e resta comunque un’impresa molto impressionante.

Secondo l’Economic Times, il record di rimboschimento serviva per dimostrare che i tanto criticati Giochi del Commonwealth erano un’opportunità per iniziative ecologiche, e non solo una manifestazione sportiva. In ogni caso, la scelta degli alberi non è stata casuale. C’è un aspetto molto pratico nel piantare alberi di salice nell’ambiente deserto e freddo del Ladakh.

Mentre il Pakistan sta ancora pagando i danni delle inondazioni devastanti di questa estate, nel Ladakh (dove nubifragi intensi provocano allagamenti molto simili), si è scelto di piantare questi alberi perché essi sono in grado di fermare l’erosione del suolo e stabilizzare il terreno, oltre ad aiutare a fermare gli smottamenti durante gli allagamenti. Magari sarebbero in grado di mitigare anche gli effetti dei cambiamenti climatici, così la prossima volta situazioni come quelle dei mesi scorsi potrebbero non ripetersi.

Fonte: [Treehugger]

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