Referendum Milano, passano con oltre il 90% dei Sì

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A Milano è raggiunto il quorum del 30% + 1 per i 5 referedum consultivi sull’ambiente e sul verde pubblico, organizzati dal Comune del capoluogo lombardo e promossi dal comitato Milanosimuove. Già alle 22 di ieri sera l’affluenza era stata di quasi il 38%, e il quorum già raggiunto, ma con i voti di oggi si è sfiorato il 50%.

L’affluenza definitiva per il primo quesito sugli Ecopass ha raggiunto il 48,99% dei voti, mentre i quesiti sul verde pubblico, il risparmio energetico, i Navigli e il parco Expo 2015, hanno raggiunto ben 49,07% degli aventi diritto.

Vediamo in dettaglio cosa hanno scelto di cambiare i sostenitori di Milanosimuove:

  • quesito n.1. Nel primo quesito dei 5 referendum consultivi di Milano si chiedeva al Comune di ridurre il tarffico e lo smog attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici, la pedonalizzazione del centro storico e la modifica dell’Ecopass da pollution a congestion charge. Il biglietto di accesso in città non si dovrebbe pagare in base alle emissioni inquinanti del veicolo, ma la tariffa dovrebbe essere uguale per tutti. La proposta è quella di creare due fasce di prezzo: una da 5 euro per le vetture, esclusi veicoli elettrici, a metano e a gpl; e una seconda fascia da 10 per i furgoni. Si ipotizza inoltre di estendere l’area della Ztl a pagamentoanche alla cerchia ferroviaria 90/91. Le modifiche per la mobilità sostenibile e la riduzione del traffico porterebbero ad un incasso di circa 60 milioni di euro l’anno, da reinvestire in piste ciclabili, aree pedonali, corsie preferenziali per il trasporto pubblico, servizi di car-sharing e bike-sharing.
  • quesito n.2. Nel secondo quesito si chiedeva al Comune di ridurre la cementificazione in favore di nuovo verde pubblico, con esclusione di assegnazione di diritti per l’edificazione per chi consuma suolo pubblico. Ogni residente dovrebbe avere a disposizione un giardino pubblico a circa 500 metri dalla propria abitazione. Gli interventi si potrebbero terminare entro il 2015, incentivando anche i fondi comunali destinati al verde pubblico.
  • quesito n.3. Con l’Expo 2015 a Milano verrà costruito il parco agroalimentare su un’area di circa 260 mila metri quadrati, di cui una parte da destinare a orti con coltivazioni tipiche di ogni nazione del mondo e cinque grandi aree in cui accogliere i cinque biomi del Pianeta: foresta fluviale, savana, deserto, ambiente temperato freddo e mediterraneo. Si chiede di ridimensionare il parco e di collegarlo al sistema di aree verdi urbano.
  • quesito n.4. Si chiede al Comune di promuovere le energie rinnovabili per migliorare la qualità della vita a Milano e per impegnarsi a raggiungere gli obiettivi europei. Tutti gli impianti di riscaldamento a gasolio degli edifici comunali dovranno essere convertiti entro il 2012, ed entro il 2015 quelli domestici. Tutte le nuove abitazioni dovranno avere la migliore classe energetica, si dovrà promuovere il teleriscaldamento da fonti rinnovabili, e si dovranno demolire gli edifici più inquinanti privi di valore architettonico o storico. Per raccogliere i circa 10 milioni di euro all’anno che occorreranno per attuare le misure energetiche, si dovrà dismettere il patrimonio immobiliare comunale.
  • quesito n.5. Si chiede di riqualificare la Darsena trasformandola in porto turistico per valorizzare l’idrovia Licarno-Milano-Venezia e di riaprire i Navigli, cominciando con il restauro della Conca di Viarenna. Anche in questo caso la dismissione del patrimonio immobiliare del Comune fornirà denaro necessario a coprire le spese di oltre 8 milioni di euro.

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[Fonte: Corriere della sera]

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