Regione Liguria si aggiudica premio Un bosco per Kyoto

di Redazione Commenta

Alla Regione Liguria, per l’impegno profuso nella tutela del patrimonio forestale e nello sviluppo sostenibile del territorio, va il premio Un bosco per Kyoto, un riconoscimento che acquista ancora più valore nell’anno, proclamato dall’ONU, delle foreste.
Al premio che si svolge sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica e con il sostegno del Ministero dell’Ambiente, concorrono le personalità, sia scientifiche che istituzionali, che hanno contribuito nell’anno alla difesa dell’ambiente ed al miglioramento della qualità dell’aria.

La commissione presieduta da Anna Maria Fausto, dell’Università della Tuscia, ha eletto tra i vincitori gli assessori regionali al Turismo e Cultura e Ambiente Angelo Berlangieri e Renata Briano.
La cerimonia si svolgerà il 27 gennaio alle 11 nella Sala della Promoteca del Campidoglio, a Roma, alla presenza del Ministro dell’Ambiente, l’onorevole Stefania Prestigiacomo.
Tra i premiati, spiccano anche i nomi di Piero Angela, Giorgio Celli, Folco Quilici.

Lo sviluppo sostenibile della Regione Liguria continua quest’anno con i progetti Robin Wood Plus e Sylvamed la Liguria, volti a tutelare la superficie boschiva ligure che copre il 70% del territorio regionale, la percentuale di copertura più alta tra tutte le regioni italiane.
Il primo progetto Robin Wood si è concluso nel 2007 e ha permesso di rimettere al centro, come fonte di risorse e ricchezza ed al contempo di patrimonio su cui vigilare, i boschi liguri.
Nel 2010 sono stati avviati ben 14 progetti di cooperazione territoriale per lo sviluppo sostenibile del territorio, che hanno fruttato alla Regione un recupero di risorse per un valore di 6,5 milioni di euro. Si punta dunque a rivitalizzare le aree rurali e forestali, come spiega l’assessore all’ambiente Renata Briano:

Nell’anno che le Nazioni Unite hanno dedicato alle foreste vogliamo puntare soprattutto sulla qualità dei nostri boschi. In Liguria abbiamo boschi naturali ma anche boschi coltivati responsabili di gravi danni, come le pinete piantate nel dopoguerra. Vogliamo difendere soprattutto i boschi naturali. Una biomassa forestale di qualità migliora la qualità complessiva dell’ambiente.

Il progetto Sylvamed vuole coinvolgere i privati nello sfruttamento virtuoso dei boschi, come spiega Damiano Penco del Dipartimento dell’Agricoltura:

Abbiamo 375.000 ettari di superficie forestale e di questi solo 6000 sono di proprietà regionale diretta. Poi ci sono le foreste demaniali, ma la maggior parte dei boschi liguri è di proprietà privata. Con il progetto Sylvamed cerchiamo le strategie migliori per coinvolgerli e responsabilizzare i proprietari, anche con meccanismi di premialità. Il bosco tenuto bene migliora la qualità delle sorgenti, stocca la CO2 che non si disperde così in atmosfera, blocca o impiega in attività economiche le necromasse (il cui volume in percentuale, in Liguria, è molto più alto della media italiana) evitando così carichi eccessivi al sovrasuolo e aiutando la prevenzione del dissesto idrogeologico. Se tutto questo è vero, perché i proprietari che lavorano bene nei loro boschi non dovrebbero essere premiati?

Per i 300 mila euro messi a disposizione dal progetto Robin Wood Plus concorrono 14 beneficiari potenziali: i quattro enti parco di Montemarcello Magra, Beigua, Portofino e Aveto; i Comuni di Zignago, Coreglia Ligure, Rossiglione e Genova; le province di Savona e Spezia; il Gal appennino Genovese e l’Università di Genova.

[Fonte: Regione Liguria]
[Foto: Parcodellefavole]

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