Riciclo della plastica, il modello italiano

di Redazione 2

I materiali plastici accompagnano la nostra quotidianità ormai da più di un secolo. Il riciclo della plastica offre nuova vita a questi materiali in un contesto di economia circolare che in l'Italia ha molte eccellenze.

Raccolta differenziata della plastica 2015
Pochi altri materiali come la plastica hanno avuto la capacità di cambiare le abitudini di vita dell’umanità. Nelle sue varie formulazioni la plastica ha trovato impiego in tutti i settori configurandosi spesso come sintesi ideale tra costi di produzione, affidabilità e versatilità d’uso. Molti tipi di plastica possono essere riciclati e riutilizzati in nuove applicazioni alimentando il meccanismo positivo dell’economia circolare. In tema di riciclo della plastica l’Italia ha raggiunto risultati importati sia sul fronte logistico della raccolta che sul fronte tecnico dei sistemi di riciclaggio del materiale. Del sistema italiano di gestione della plastica si è discusso oggi a Roma nel convegno Il riciclo della plastica Made in Italy organizzato da Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio ed il Recupero degli Imballaggi in Plastica) e Legambiente.

Il riciclo della plastica in Italia

Istituito nel 1997, il Corepla è elemento portate del sistema di riciclo della plastica. Attraverso una azione di coordinamento e supporto il consorzio favorisce la raccolta differenziata dei materiali plastici ed il successivo avvio verso i processi di riciclaggio. Una gestione capillare garantita da oltre 2600 imprese sul territorio permette di coprire quasi integralmente la popolazione italiana, mentre una attenta gestione degli imballaggi recuperati alimenta l’economia circolare contribuendo alla riduzione di rifiuti ed emissioni.

Nel 2015, secondo i dati Corepla, la raccolta di materiali plastici ha sfiorato le 900 mila tonnellate che una crescita dell’8,4% rispetto all’anno precedente. La raccolta pro capite è salita a 15,1 Kg per abitante contro i 13,9 kg del 2014. Segnali che dimostrano l’efficacia del sistema di gestione ma anche un aumentata sensibilità degli italiani al tema della raccolta differenziata. Lo stesso consorzio è impegnato con iniziative sul territorio volte a far conoscere il ruolo e le funzioni del Corepla e più in generale i benefici del riciclo della plastica.

Il progetto Casa Corepla è parte di questo programma ed è pensato come evento itinerante ospitato nelle città italiane. La struttura Casa Corepla riproduce il classico appartamento familiare, luogo in cui si formano i modelli di consumo responsabile e si mettono in pratica le azioni concrete che danno il via al sistema del riciclaggio dei materiali. In questa modellazione trovano quindi posto in chiave educativa i processi di riconoscimento degli imballaggi, della loro separazione e del loro conferimento al sistema di raccolta differenziata. La prossima tappa del tour 2016 di Casa Corepla è in programma dal 10 al 16 maggio 2016 nella città di Catanzaro presso il centro commerciale Le Fontane.

Una filiera per il riciclo della plastica

In riferimento al convegno odierno il presidente di Corepla Giorgio Quagliuolo ha sottolineato i risultati ottenuti in questi anni auspicando di poter raggiungere la soglia delle 1000 tonnellate di raccolta già nel 2017. Il presidente ha inoltre sottolineato come in questi risultati sia estremamente importante la natura no-profit di Corepla che ha consentito di non limitare la raccolta ai soli materiali plastici pregiati ma di estenderla anche agli imballaggi di minore pregio che sarebbero probabilmente restati esclusi da un sistema basato sulla pura logica commerciale. Anche grazie a questa impostazione l’Italia è stato uno dei primi paesi in Europa ad estendere raccolta e riciclo della plastica a tutti i tipi di imballaggio. Una scelta che ha permesso la nascita di una filiera efficiente ed altamente specializzata che ha benefiche ricadute sull’economia e sull’occupazione.

Anche Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente, ha sottolineato le numerose esperienze positive del sistema italiano sottolineando come l’industria del riciclo sia in crescita anche anche in un momento in cui i prezzi delle materie prime sono bassi. In questo un positivo contributo arriva dal quadro normativo che tramite il Collegato ambientale ed il nuovo Codice degli appalti incentiva gli ‘acquisti verdi’.

Economia lineare ed economia circolare

In una economia lineare le materie prime alimentano la produzione di nuovi beni da immettere nel mercato. Esaurita la propria utilità questi beni diventano semplicemente rifiuti azzerando il proprio valore economico e sociale. In questo modello è facile individuare almeno due gravi debolezze: Da un lato l’economia lineare richiede costantemente lo sfruttamento di nuove materie prime che, nella maggior parte dei casi, sono finite e limitate; dall’altro la costante produzione di rifiuti ha un impatto negativo sull’ambiente e sulla qualità della vita degli individui diventando un vero e proprio costo per la società.

Il riciclo della plastica è invece parte di un ciclo virtuoso noto come economia circolare. In questo modello le materie prime disponibili vengono riutilizzate più volte restituendole al ciclo produttivo. La raccolta differenziata ed il riciclaggio dei materiali sono uno dei canali che possono alimentare l’economia circolare, ma altrettanto importati sono le sinergie industriali che permettono di utilizzare gli scarti di produzione di un settore industriale per alimentarne altri. Le potenzialità dell’economia circolare sono notevoli specie in paesi poveri di materie prime come l’Italia . Un tema quindi sempre più strategico su cui anche l’Unione Europea sta investendo importati risorse finanziarie.

Photo | Thinkstock

Commenti (2)

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